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Le mostre d’arte da non perdere questo week end in Italia

Per la rubrica “Artiamo in viaggio” questo week end vi proponiamo un tour che tocca diverse città della nostra Penisola

MILANO – La stagione autunnale si è aperta con numerosissimi appuntamenti artistici davvero imperdibili. Arrivano in Italia capolavori da musei internazionali di notevole fama e i calendari delle mostre proposte nelle nostre città contemplano esposizioni sui maggiori artisti mai esistiti. Tra Monet, Picasso, Raffaello, Van Gogh e i più grandi pittori impressionisti, questo week end c’è davvero l’imbarazzo della scelta per vivere un fine settimana all’insegna dell’arte.

MONET. DALLE COLLEZIONI DEL MUSÉE D’ORSAY – Una straordinaria esposizione dedicata a Claude Monet, capofila della grande stagione impressionista. Il Musée d’Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di Claude Monet, ha concesso oltre 40 capolavori alla GAM di Torino per dare vita a una strabiliante mostra monografica incentrata sul maestro. Sono presenti in mostra alcune opere di carattere eccezionale, mai presentate prima in Italia: un esempio su tutti è quello del grande frammento centrale della Colazione sull’erba, opera fondamentale nel percorso di Monet per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air, rappresentativa di un passaggio cruciale che culminerà con l’Impressionismo. La mostra, dal 2 ottobre al 31 Gennaio alla GAM di Torino, documenta, proprio a partire da opere capitali come la Colazione sull’erba, momenti decisivi del percorso di Monet sino al 1886, anno in cui l’artista realizza l’emblematica figura intrisa di luce dello Studio di figura en plein air: donna con parasole girata verso destra.

DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO. I CAPOLAVORI DEL DETROIT INSTITUTE OF ARTS – La straordinaria avventura culturale e imprenditoriale del collezionismo statunitense che nel giro di pochi decenni, a cavallo del Novecento, diede vita a una vera e propria competizione per la formazione delle raccolte più complete, per l’acquisizione di opere-chiave, per la scoperta e la valorizzazione di artisti antichi e moderni è la base di questa mostra. Già nei primi decenni del ‘900 il museo di Detroit era considerato l’avamposto e la principale via di accesso delle avanguardie europee negli Stati Uniti.
Le opere di questa mostra, che saranno esposte nel Palazzo Ducale di Genova fino al 10 aprile 2016, ripercorrono il tragitto all’inverso che da Detroit porta al Vecchio Continente. La ricchezza della collezione di arte europea tra XIXX e XX secolo è data dalla sua completezza e dalla molteplicità dei linguaggi: un dialogo che coinvolge Van Gogh, Matisse, Monet, Modigliani, Degas, Monet, Manet, Courbet, Otto Dix, Degas, Picasso, Gauguin, Kandinsky, Cézanne, Renoir. Per la presenza di tutti i protagonisti, e per l’importanza delle opere, è possibile tracciare l’intera vicenda dell’arte europea dall’impressionismo alle avanguardie. Il percorso della mostra è costantemente accompagnato da supporti didattici che inseriscono dipinti, artisti e movimenti nella dinamica storica di cinquanta anni densi di capolavori, organizzati secondo un criterio cronologico.

RAFFAELLO PARMIGIANINO BAROCCI. METAFORE DELLO SGUARDO – La mostra, che ha inaugurato il 2 ottobre e sarà aperta fino al 10 gennaio ai Musei Capitolini, prende avvio da un confronto a distanza che due artisti vissuti in epoche e luoghi diversi, Francesco Mazzola detto il Parmigianino e Federico Fiori detto il Barocci, instaurarono nei confronti di Raffaello. Entrambi, per differenti motivi, vennero ricordati dalle fonti più antiche come eredi dell’artista urbinate; ambedue durante gli anni trascorsi a Roma ricevettero stimoli che ne determinarono gli orientamenti artistici, indirizzandoli verso punti nevralgici delle ricerche raffaellesche più sperimentali. Tali ricerche trovano nell’espressione della grafica intesa in senso lato esiti di altissimo livello concettuale ed estetico.
La mostra, dunque, seleziona in particolare, anche se non esclusivamente, disegni, acqueforti e chiaroscuri, accanto a dipinti e forse anche a qualche esempio di rilievi antichi.

NEL BLU (HAN) DIPINTO DI BLU, DA YVES KLEIN FINO AI NOSTRI GIORNI – Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), in provincia di Cosenza, presenta fino al 25 ottobre una grande mostra di respiro internazionale; un’occasione unica per riscoprire il fascino e l’influenza di uno degli artisti fondamentali del Novecento: Yves Klein. Partendo da un un’affascinante riproduzione della Venus Blue (1960) di Klein, la mostra segue l’enorme influenza che il maestro francese ha avuto sui suoi contemporanei e sugli artisti successivi, sino ai giorni nostri, trovando nell’utilizzo del colore blu il filo conduttore. In esposizione una cinquantina di opere di alcuni dei nomi più significativi della scena artistica dalla seconda metà del Novecento come Daniel Spoerri, César, Mimmo Rotella,Victor Vasarely, Lucio Fontana, Jacques Toussaint, Mimmo Paladino, i più importanti rappresentanti della Pop Art italiana e Jan Fabre, uno dei nomi di spicco del panorama artistico internazionale. Si tratta di opere prestigiose provenienti da importanti collezioni private italiane ed europee, oltre che da alcune collezioni pubbliche.

RAFFAELLO. IL SOLE DELLE ARTI – Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri capolavori di Raffaello, che evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A documentare gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri che hanno avuto un ruolo fondamentale, vale a dire il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli.
La mostra, alla Reggia di Venaria Reale fino al 24 gennaio 2016, intende accostarsi alla geniale personalità di Raffaello anche da un punto di vista inconsueto e imprevedibile, vale a dire illustrando il suo impegno creativo verso le cosiddette “arti applicate”, che tradussero nelle rispettive tecniche suoi cartoni e disegni nonché incisioni tratte dalla sua opera, e che nel corso del Cinque e Seicento costituirono il veicolo privilegiato per la diffusione e la conoscenza in Italia e nel resto d’Europa delle invenzioni figurative dell’Urbinate: arazzi, maioliche, monete, cristalli di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, intagli.

BELLEZZA DIVINA TRA VAN GOGH, CHAGALL E FONTANA – Dal 24 settembre 2015 al 24 gennaio 2016 Palazzo Strozzi a Firenze ospita Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana, un’eccezionale mostra dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento attraverso oltre cento opere di celebri artisti italiani, tra cui Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, e internazionali come Vincent van Gogh, Jean-FrançoisMillet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Stanley Spencer, Georges Rouault, Henri Matisse. Dalla pittura realista di Morelli all’informale di Vedova, dal Divisionismo di Previati al Simbolismo di Redon, fino all’Espressionismo di Munch o alle sperimentazioni del Futurismo, la mostra analizza e contestualizza un secolo di arte sacra moderna, sottolineando attualizzazioni, tendenze diverse e talvolta conflitti nel rapporto fra arte e sentimento del sacro.Grandi protagoniste della mostra sono celebri opere come l’Angelus di Jean-François Millet, la Pietà di Vincent van Gogh, la Crocifissione di Renato Guttuso, la Crocifissione bianca di Marc Chagall.

LA LUCE VINCE L’OMBRA. GLI UFFIZI A CASAL DI PRINCIPE – L’esposizione ospiterà fino al 21 ottobre 20 importanti opere della galleria degli Uffizi di Firenze. “La luce vince l’ombra” concentra l’attenzione sulla pittura del Seicento di artisti napoletani o legati a Napoli e comunque “affascinati” dall’espressione di Caravaggio: saranno a Casal di Principe opere eccezionali, di Artemisia Gentileschi (Santa Caterina d’Alessandria), di Luca Giordano (Carità), di Mattia Preti (Vanità) ma anche delle incursioni contemporanee, con Andy Warhol allo scopo di mostrare e valorizzare opere oggi custodite tra Napoli e Firenze. Oltre alle magnifiche opere di questi grandi autori si potranno visitare i luoghi confiscati e gustare i prodotti d’eccellenza delle terre confiscate alla mafie, accompagnati dagli “Ambasciatori della Rinascita” giovani del luogo che racconteranno il bello e il brutto di questa terra martoriata ma felice di rinascere. La mostra vuole così contribuire alla quotidiana opera di costruzione di un’alternativa sociale ed economica per il rilancio di terre e territori che sono stati per anni spesso martoriati.

CAPOLAVORI CHE SI INCONTRANO. BELLINI CARAVAGGIO TIEPOLO E I MAESTRI DELLA PITTURA DAL ‘400 AL ‘700 NELLA COLLEZIONE BANCA POPOLARE DI VICENZA – Dal 4 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, a Palazzo Sant’Elia di Palermo, una rara sequenza di capolavori di Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Jacopo Bassano, Tintoretto, Caravaggio, Tiepolo, offre un’occasione unica per vedere riunite le più importanti opere d’arte provenienti dalla Collezione della Banca Popolare di Vicenza, proponendo per la prima volta in Sicilia, un ampio panorama della pittura veneta e toscana tra il ‘400 e il ‘700. Le 86 tele che compongono la mostra “Capolavori che si incontrano” sono messe a confronto consentendo di avvicinare nella lettura iconografica, dipinti di differente scuola e di diversa epoca ed origine.
L’esposizione, promossa dalla Banca Popolare di Vicenza e dalla Fondazione Sant’Elia, è curata da Fernando Rigon e presenta, dal Rinascimento alla Rivoluzione francese, i temi più trattati nei secoli dalla pittura, attraverso un approccio che favorisce una riflessione sulle costanti della storia dell’arte.

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