MILANO – Il cantiere della Domus Aurea riapre al pubblico con una novità. Dal 4 febbraio 2017 è possibile, grazie agli interventi multimediali, integrare la propria visita alla Domus Aurea con una ricostruzione virtuale degli ambienti.
DOMUS AUREA – Palazzo imperiale di Nerone venne costruito a seguito dell’incendio della città avvenuto nel 64 d.C. e deve il suo nome (aurea: dorata) ai marmi preziosi ed all’oro che ne decoravamo pareti e volte. A seguito della damnatio memoriae decretata dai successori, assieme ai simboli di Nerone venne cancellata anche la sua dimora imperiale: spogliata dei marmi e dei rivestimenti e tutta la struttura venne ricoperta di terra e sovrastata dalle terme di Tito e Traiano. Riscoperta fortuitamente nel Rinascimento, divenne luogo di esplorazioni sotterranee per artisti come Pinturicchio, Ghirlandaio, Raffaello, Giovanni da Udine e Giulio Romano, ma si dovette aspettare fino al ritrovamento degli affreschi di Pompei perchè gli studiosi si interessassero al palazzo imperiale. Ad oggi è sede di un importante cantiere archeologico che, oltre a studiarne la struttura, lavora in coordinamento con team di restauratori che cercano di preservarne il delicato equilibrio.
VISITA VIRTUALE – Da questo febbraio la dimora potrà esser rivista nello splendore, seppur digitale, di duemila anni fa, in un progetto volto a valorizzare e divulgare le rilevanze scientifiche a cui sono giunti gli studi sul palazzo.
I visitatori potranno godere di un progetto appositamente realizzato di realtà immersiva e video racconto in 3D fruibile tramite visori Oculus Rift. Facendo uso delle più recenti tecnologie di videomapping su grandi superfici e realtà virtuale, il percorso si sviluppa secondo due snodi fondamentali: la Galleria d’ingresso e la Sala della Volta Dorata.
Si potrà assistere a questo vero e proprio viaggio nel tempo tutti i sabato e domenica, dalle 9.15 (prima visita guidata) alle 15.30 (partenza dell’ultima visita guidata) su prenotazione obbligatoria.