Durante le festività natalizie, Bologna si veste di una suggestione artistica unica con una mostra che coniuga storia, artigianato, spiritualità e cultura popolare: Presepi dalla collezione Forlai. Allestita nei suggestivi spazi del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, questa esposizione annuale rappresenta una delle iniziative più amate dalla città per vivere, attraverso l’arte presepiale, il senso più profondo del Natale e della tradizione cristiana.
La mostra, curata da Antonella Mampieri e realizzata in collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare, presenta una selezione di statuette risalenti alla fine del XVIII e all’inizio del XIX secolo, provenienti dalla prestigiosa collezione di Edgardo Forlai, architetto originario di Bologna ma da tempo residente a Forlì.
Visitabile dal 5 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026, con ingresso gratuito, l’esposizione non è solo un’occasione per ammirare pezzi rari e suggestivi, ma anche per comprendere l’evoluzione dell’arte presepiale in Italia, le tecniche di lavorazione e il loro rapporto con la cultura popolare.
Tra arte e devozione: la tradizione del presepe a Bologna
L’importanza del Natale nella tradizione dei presepi
Presepi dalla collezione Forlai è molto più di una semplice mostra natalizia: è un’occasione per riscoprire un patrimonio artistico e culturale che intreccia fede, artigianato e storia. Attraverso statuette cariche di umanità, la mostra racconta come il presepe sia stato, nei secoli, uno specchio della vita quotidiana, della spiritualità e delle tradizioni popolari italiane.
Grazie all’allestimento nel suggestivo Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, alla collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare e alla passione del collezionista Edgardo Forlai, visitare Presepi dalla collezione Forlai significa compiere un viaggio nel tempo alla scoperta delle molte sfaccettature di questa forma d’arte.
Con ingresso gratuito e un ricco programma di attività, l’esposizione si conferma come una delle esposizioni più significative per il periodo natalizio a Bologna, capace di emozionare e sorprendere visitatori di ogni età.
L’arte presepiale ha radici antiche in Italia e, in particolare, a Bologna la tradizione è viva da secoli. Già nel XIII secolo si registrano testimonianze di rappresentazioni della Natività che vanno oltre la semplice iconografia religiosa: statuette, scenografie, costruzioni complesse che catturano l’immaginario collettivo e diventano forme di devozione popolare.
A Bologna, nei secoli, la tradizione si è arricchita di materiali, tecniche e stili differenti: dalla terracotta alla ceramica, dal gesso alla carta e alla cera. Le statuette non sono soltanto raffigurazioni statiche, ma raccontano la vita quotidiana, le attività artigianali e le figure tipiche del territorio, incarnando un patrimonio culturale che va ben oltre il semplice significato religioso.
La mostra Presepi dalla collezione Forlai si inserisce in questo contesto celebrativo e restituisce al pubblico una testimonianza storica di grande valore, ponendo in dialogo opere della collezione permanente del Museo Davia Bargellini con pezzi selezionati della raccolta di Forlai.
La collezione di Edgardo Forlai: una passione per il presepe
Edgardo Forlai non è stato solo un collezionista: la sua passione per le tradizioni popolari emiliane lo ha portato ad accumulare non solo statuette presepiali, ma anche burattini, marionette, teatrini e materiali cartacei legati alla cultura popolare tra Ottocento e Novecento.
Il nucleo di statue presepiali esposte ammonta a 16 figure riferibili a diverse aree regionali, soprattutto bolognesi, modenesi e centro-meridionali, tutte databili tra la fine del XVIII e l’inizio dell’Ottocento. Queste opere rappresentano un patrimonio di grande interesse per gli studiosi e gli appassionati perché documentano tecniche di lavorazione, modelli iconografici e la diffusione culturale del presepe nelle diverse realtà italiane.
Capolavori e curiosità: cosa vedere in mostra
Tra i pezzi di maggiore rilevanza esposti alla mostra vi sono statuette in terracotta policroma, raffiguranti figure tradizionali del presepe come la Madonna col Bambino, San Giuseppe con bastone, il pastore inginocchiato, il Dormiglione e molte altre figure popolari tipiche dell’iconografia emiliana e bolognese.
Questi oggetti non sono semplici riproduzioni, ma testimonianze di un’arte radicata nella cultura locale. Alcune opere, come la coppia di pastori datata 1790, rappresentano importanti ancoraggi cronologici per gli studiosi, poiché la maggior parte delle statuette presepiali è tipicamente anonima e priva di documentazione.
Un dialogo tra scuole regionali
La mostra non si limita alla zona bolognese, ma presenta confronti stilistici con altre aree italiane, inclusi gruppi presepiali modellati secondo tradizioni di altre regioni. Questo dialogo tra scuole regionali permette di osservare come certi modelli iconografici siano stati reinterpretati, adattati e diffusi nel tempo, creando una rete di influenze artistiche e culturali che attraversa l’Italia.
Tecniche e materiali: tra terracotta, cera e cartapesta
Una delle peculiarità più affascinanti della mostra è l’attenzione dedicata alle tecniche artistiche e ai materiali utilizzati per realizzare le statuette. Sebbene molte delle figure esposte siano in terracotta policroma, si trovano anche opere in cera e tessuto, particolarmente delicate e di grande impatto visivo.
La cera, ad esempio, consente di ottenere un realismo sorprendente, soprattutto nei volti e nei dettagli delle figure, mentre l’uso del tessuto per abiti conferisce movimento e dinamismo alle composizioni. Queste tecniche, documentate soprattutto nell’Italia meridionale e toscana, testimoniano la varietà delle tradizioni locali e l’abilità degli artigiani del passato.
Attività collaterali: visite guidate e laboratori
Oltre alla semplice esposizione delle opere, la mostra propone un ricco calendario di attività pensate per coinvolgere pubblico di tutte le età. Tra queste vi sono visite guidate a cura di esperti del Centro Studi per la Cultura Popolare e della conservatrice Antonella Mampieri, in cui si approfondiscono aspetti storici, artistici e simbolici del presepe e della sua evoluzione.
I percorsi guidati sono pensati non solo per studiosi, ma anche per famiglie e bambini, trasformando la visita in un’esperienza educativa e ludica allo stesso tempo.
Laboratori per bambini
Durante il periodo natalizio, il museo organizza anche laboratori creativi per bambini, per avvicinare le nuove generazioni all’arte presepiale, alla sua costruzione e al valore simbolico delle sue figure. Attività come “Il giorno più corto che ci sia!” o “ComeTe” permettono ai più piccoli di esplorare la mostra con strumenti didattici e percorsi partecipativi.
