C’è un momento in cui Roma cambia volto. Quando le ombre si allungano tra le colonne antiche e il silenzio cala sulle strade, i luoghi della storia sembrano prendere fiato, come se tornassero a parlare solo a chi sa ascoltare. È proprio in questa atmosfera che prende vita l’iniziativa serale delle Terme di Caracalla, tra ipogei, mitrei e scenografie d’acqua capaci di risvegliare l’anima più segreta dell’antica Roma.
Dal 12 ottobre al 2 novembre 2025, il maestoso complesso termale romano aprirà le sue porte al pubblico in un orario insolito: sei turni serali per ciascuna delle nove serate in programma, con gruppi da massimo 40 persone, per un percorso immersivo della durata di 40 minuti. Un’esperienza pensata per stupire, ma anche per far riflettere sul senso più profondo del patrimonio culturale, vissuto non come museo immobile, ma come luogo pulsante di storie, riti, voci.
Terme di Caracalla: quando la notte accende la storia
Un viaggio negli spazi nascosti
A rendere unica questa iniziativa, promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma, è la possibilità di accedere a luoghi normalmente chiusi al pubblico: gli ipogei, le gallerie sotterranee che raccontano la logistica invisibile delle terme, dove si trovavano le caldaie, i magazzini, gli ingranaggi idraulici, ma anche ambienti più misteriosi come il Mitreo, uno dei più grandi e meglio conservati rinvenuti in città, testimonianza affascinante del culto di Mitra che si diffuse nell’Impero romano a partire dal I secolo.
L’ antiquarium, custodito nelle viscere delle terme, ospita reperti eccezionali: capitelli severiani, sculture, frammenti architettonici che restituiscono tutta la maestria tecnica e l’eleganza dell’epoca. Ma è soprattutto la dimensione notturna, con le sue penombre e i giochi di luce, a trasformare la visita in qualcosa di profondamente sensoriale. I suoni ovattati, il rumore dell’acqua, le pietre antiche illuminate come quinte teatrali: ogni elemento contribuisce a costruire una narrazione coinvolgente, dove passato e presente si toccano.
Luci sull’acqua, come duemila anni fa
Uno degli snodi più spettacolari del tour è lo Specchio d’Acqua, dove installazioni luminose e scenografiche evocano le atmosfere termali dell’antichità. Qui si ricrea, in parte, l’esperienza percettiva dei Romani che frequentavano questi ambienti non solo per lavarsi o allenarsi, ma per incontrarsi, discutere, celebrare la vita. La luce tremolante che si rifrange sull’acqua, il vapore che accarezza le pareti, tutto sembra suggerire un’idea di benessere che è al tempo stesso fisica e spirituale.
Mitra, il dio nascosto
La discesa al mitreo rappresenta forse il momento più potente della visita. Un luogo segreto, dedicato a un culto misterico, fatto di simboli, riti di iniziazione e cerimonie esclusive. Il fatto che si trovi proprio sotto un impianto termale imperiale non è casuale: le terme erano spazi pubblici e al tempo stesso profondamente intimi.
Il mitreo ci ricorda che ogni angolo dell’antica Roma nascondeva un doppio fondo, un altrove invisibile che oggi possiamo solo immaginare.
Il culto di Mitra, divinità orientale legata alla luce e alla rinascita, era segreto e riservato solo agli iniziati. I riti si svolgevano in ambienti sotterranei, evocativi di una caverna, dove si celebravano banchetti, prove di iniziazione e simboliche lotte tra bene e male. Il mitreo delle Terme, scoperto nel 1912, è l’unico di queste dimensioni all’interno di un impianto imperiale, a dimostrazione di quanto il mondo romano sapesse fondere religione, politica e vita quotidiana in uno straordinario intreccio di potere e spiritualità.
Informazioni pratiche
Le visite sono disponibili in italiano e in inglese, con possibilità di guide personali su richiesta. Le date in calendario sono: 12, 16, 17, 18, 24, 25, 30 ottobre e 1-2 novembre. I turni sono programmati tra le 19.15 e le 21.55 . Il costo del biglietto è di 20 euro (12 euro ridotto) e la prenotazione è obbligatoria, vista la limitata disponibilità.
Un’occasione per vedere l’invisibile In un tempo in cui la fruizione culturale si gioca spesso sul “mordi e fuggi”, queste notti alle Terme di Caracalla rappresentano un invito alla lentezza, all’immersione, alla meraviglia silenziosa. Come ha dichiarato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma: «Vogliamo offrire ai visitatori un’esperienza sensoriale, capace di coniugare storia e contemporaneità». E in effetti, per una sera, Roma sembra davvero sospendere il tempo, invitandoci a guardare sotto la superficie. Perché la vera bellezza, spesso, è nascosta nell’ombra di ciò che credevamo già di conoscere.