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”Spoleto incontra Venezia”, l’osservatorio sull’arte contemporanea

Dal 28 settembre al 24 ottobre, a Palazzo Falier e a Palazzo Rota-Ivancich, la manifestazione proporrà interessanti artisti emergenti accanto a grandi maestri, che rappresentano storie e identità del panorama contemporaneo italiano...

Concluse a fine luglio le mostre di ‘Spoleto Arte’, un nuovo osservatorio sul mondo dell’arte contemporanea viene proposto a fine settembre in laguna, con la manifestazione ”Spoleto incontra Venezia”, che intende rafforzare il potente legame esistente tra eccellenze internazionali in ambito artistico-culturale e nello stesso tempo costituisce la tappa di un suggestivo viaggio tra personalità artistiche, scelte e valorizzate da Vittorio Sgarbi

MILANO – Dal 28 settembre al 24 ottobre, a Palazzo Falier e a Palazzo Rota-Ivancich, la manifestazione proporrà interessanti artisti emergenti accanto a grandi maestri, che rappresentano storie e identità del panorama contemporaneo italiano: dal Premio Nobel Dario Fo, a Eugenio Carmi, tra i maggiori esponenti dell’Astrattismo a José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo Salvador Dalì, fino a Roberto Villa con i suoi scatti inediti realizzati a Pier Paolo Pasolini sul set del film ‘Il fiore delle mille e una notte’.

LA MOSTRA – La manifestazione “Spoleto incontra Venezia” fonde l’arte con la fotografia, esponendo opere di artisti emergenti accanto a vecchie leve dell’arte. Pur avendo scelto il teatro come principale forma di espressione, Dario Fo si è sempre interessato alle arti figurative, dedicandosi egli stesso alla pittura. In mostra vi è una summa della sua vastissima produzione, dagli autoritratti della seconda metà degli anni Quaranta alle più recenti riflessioni e studi su opere di artisti del passato, da Mantegna a Picasso. Eugenio Carmi con i suoi 94 anni, allievo di Casorati e dal lungo sodalizio con Umberto Eco di cui ha illustrato diversi testi, si definisce un “fabbricante d’immagini” e per la manifestazione, propone opere significative del suo universo artistico costituito da linee, cerchi e colori. Artista eclettico dalla multiforme e poliedrica produzione, José Van Roy Dalì ha invece dovuto imparare a convivere con un cognome e una personalità prorompente come quella del padre Salvador Dalì, pur riuscendo a creare un proprio stile.

19 settembre 2014

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