Il bacio è uno dei gesti più universali e al tempo stesso più misteriosi dell’umanità. Un contatto di labbra che racchiude amore, desiderio, tenerezza, promessa. Quando questo gesto viene scolpito nella pietra o fuso nel bronzo, diventa qualcosa di ancora più potente: un’icona eterna dell’emozione umana, un’immagine silenziosa che parla al cuore attraverso i secoli.
Nella storia della scultura, il bacio è molto più di un tema sentimentale: è un atto simbolico che incarna il senso stesso del legame tra anime, la tensione tra l’effimero e l’eterno, tra carne e spirito. Gli scultori di ogni epoca hanno tentato di catturarne l’essenza, trasformando un gesto fugace in una forma eterna di bellezza e verità.
Per questo vogliamo proporre i cinque baci più suggestivi della storia della scultura: cinque opere che hanno saputo rendere immortale un istante d’amore.
I cinque baci scolpiti che hanno fatto la storia dell’arte
Nel corso dei secoli, alcuni artisti sono riusciti a fermare nel tempo il momento più intimo e universale dell’amore umano: il bacio. Non semplici scene romantiche, ma vere e proprie sculture simboliche, capaci di parlare di passione, fusione, spiritualità, unione e desiderio.
Ogni opera che stai per scoprire racconta una diversa declinazione dei baci: da quello mitico a quello astratto, da quello narrativo a quello primordiale. Capolavori che ci insegnano come un gesto così semplice possa contenere la complessità del sentire umano e trasformarsi in arte eterna.
Cinque capolavori che hanno trasformato un bacio in eternità
Ogni opera che segue è più di una scultura: è una dichiarazione d’amore scolpita nel tempo. Diverse per stile, epoca e significato, queste cinque creazioni raccontano come il bacio, nella sua apparente semplicità, sia diventato una delle immagini più potenti e durature della storia dell’arte.
1. IL BACIO di Auguste Rodin
Il Inizialmente intitolata Francesca da Rimini, l’opera raffigura l’unione tra Paolo e Francesca, narrata nel V Canto della Divina Commedia di Dante e per questo doveva essere inserita nel battente sinistro della porta dell’inferno.
Rodin decide poi di non inserirla perché la tematica della passione così rappresentata si integrava poco con la drammaticità della Porta e perché quest’opera ha una propria indipendenza che mal si integra con le altre figure del battente. Secondo alcuni, la giovane studentessa di disegno Camille Claudel, divenuta poi amante di Rodin, è stata ritratta nella figura di Francesca.
2. AMORE E PSICHE di Antonio Canova
La notissima scultura, tra le più amate al mondo, rappresenta, con un erotismo sottile e raffinato, il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della fanciulla amata, ricambiato da Psiche con una dolcezza di pari intensità. L’opera Amore e Psiche del 1788 è un capolavoro nella ricerca d’equilibrio.
In questo squisito arabesco le due figure sono disposte diagonalmente e divergenti fra loro. Questa disposizione piramidale dei due corpi è bilanciata da una speculare forma triangolare costituita dalle ali aperte di Amore.
Le braccia di Psiche invece incorniciano il punto focale, aprendosi a mo’ di cerchio attorno ai volti. All’interno del cerchio si sviluppa una forte tensione emotiva in cui il desiderio senza fine di Eros è ormai vicino allo sprigionamento. L’elegante fluire delle forme sottolinea la freschezza dei due giovani amanti: è qui infatti rappresentata l’idea di Canova del bello, ovvero sintesi di bello naturale e di bello ideale.
3. IL BACIO di Costantin Brancusi
Un grande blocco di pietra, scolpito nel 1907, dà forma a due persone che si baciano, con passione e tenerezza. Ognuno dei due fissa gli occhi sull’altro e le braccia si stringono in un abbraccio appassionato. Non ci sono particolari, né decorazioni; lo scultore vuole eliminare tutto ciò che è superfluo, per comunicare con la sua opera il messaggio più importante: la felicità di un uomo e una donna che si amano. La bellezza di quest’opera sta nel blocco di pietra da cui emergono, appena accennate, le forme delle due figure, come se si risvegliassero da un grande sonno.
4. ETERNA PRIMAVERA di Auguste Rodin
In questa splendida scultura, è la passione “sfrontata” e sanguigna a travolge la coppia facendola sbocciare in tutte le parti più intime e nei gesti quasi eclatanti. Rodin ci regala una rappresentazione di un eros propulsivo e vibrante. Che vi sia più impeto nel pathos e veemenza nei gesti passionali, o più pacatezza e compostezza nel momento supremo dell’eros, Rodin, quale fine maestro, sa mostrarci, senza falsi pudori, tutta la naturalezza che porta al piacere amoroso.
5. FAUST E MARGHERITA di Antonio Tantardini
Ispirato al celebre poema drammatico di Goethe, il gruppo scultoreo, realizzato nel 1864, ci mostra Faust seduto su di uno sgabello abbracciato ad una giovane donna in piedi, Margherita. L’attimo colto è quello in cui i due amanti si avvicinano per scambiarsi un tenero bacio, il tutto calato in una fiabesca cornice medievale.