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Salvador Dalì, il padre del Surrealismo

Nasceva l'11 maggio 1904 a Figueres il padre del surrealismo, Salvador Dalì. Poliedrico e geniale Dalì fu uno dei più grandi artisti del XX Secolo

MILANO – Il mondo dell’arte oggi ricorda la nascita di uno dei più grandi e noti artisti del XX Secolo, Salvador Dalì. Il padre del surrealismo nasceva il l’11 maggio 1904 a Figueres. Poliedrico e geniale Dalì fu uno dei più grandi artisti del XX Secolo per un attacco di cuore mentre stava ascoltando il suo disco preferito, il  “Tristano e Isotta” di Wagner.

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GLI ESORDI – Salvador Dalì (Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989) incominciò ben presto la sua carriera artistica. Scoprì la pittura moderna nel 1919, durante una vacanza a Cadaqués con la famiglia di Ramon Pichot, un artista locale che faceva regolarmente dei viaggi a Parigi. L’anno seguente, incoraggiato da suo padre, espose in una mostra organizzata nella residenza di famiglia dei suoi disegni a carboncino. Ma la prima vera esposizione pubblica avvenne nel 1919 al Teatro Municipale di Figueres. Nel 1921 si iscrisse all’Accademia di belle arti di San Fernando a Madrid, dove strinse un forte legame di amicizia con il regista Luis Buñuel e il poeta Federico Garcìa Lorca. L’anno successivo, soggiornando a Parigi, ebbe modo di incontrare Pablo Picasso. Da quell’incontro Dalì maturerà  uno stile particolarissimo lasciandosi influenzare dallo stile futurista, dallo stile cubista e dalle opere di Giorgio De Chirico. Negli anni successivi il suo sodalizio artistico e intellettuale con Lorca e Buñuel produsse lavori di scenografia teatrale e cinematografica, come i due celebri film “Un chien andalou” e “L’âge d’or”.

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IL SURREALISMO – Sul piano pittorico la sua attenzione fu attirata dalle riproduzioni di dipinti di Max Ernst, Miró e Tanguy, maestri dell’inconscio tradotto su tela. Nel 1929 entrò finalmente nel gruppo dei surrealisti e nel 1931, insieme a Breton, elaborò gli “oggetti surrealisti a funzione simbolica”. Ma il surrealismo di Salvador Dalí fu comunque fortemente personalizzato: ispirato a De Chirico ed imbevuto di richiami alla psicanalisi freudiana, fu caratterizzato da una tecnica minuziosa, levigata e fredda. Tra le sue opere più famose ricordiamo “La Persistenza della Memoria” del 1931 e “Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio” del 1944. Dalí fu un uomo molto complesso, dotato di una grande immaginazione ma con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti per attirare l’attenzione su di sé. Tale comportamento ha talvolta irritato coloro che hanno amato la sua arte tanto quanto ha infastidito i suoi detrattori, in quanto i suoi modi eccentrici hanno in alcuni casi catturato l’attenzione del pubblico più delle sue opere.

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