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Roma e il progetto Writers in Wars, un’intera settimana dedicata alla street art

Inaugura venerdì 20 giugno, con party al seguito, la terza edizione di Writers in Wars, progetto artistico che vede coinvolti una trentina di writers attivi sul territorio romano e nazionale...

Il progetto Writers in Wars, giunto alla sua terza edizione, presenta una trentina di writers, tra opere in mostra e live performance sui muri della galleria Visiva, spazio polifunzionale nel cuore di Roma da sempre orientato verso forme artistiche non convenzionali

MILANO – Inaugura venerdì 20 giugno, con party al seguito, la terza edizione di Writers in Wars, progetto artistico che vede coinvolti una trentina di writers attivi sul territorio romano e nazionale. Writers in Wars è l’evento clou, in cui verrà esposta per la prima volta la collezione dei lavori realizzati in tutti questi anni, durante i quali si sono incontrati e contaminati moltissimi artisti, mischiando generi differenti tra loro: graffiti, pittura, comics, murales, collage, ecc.

LA MOSTRA – Durante la serata d’inaugurazione, la mostra sarà movimentata dai vari artisti che dipingeranno dal vivo con pennelli, pennarelli spray e bombolette i 7000 mq della galleria. Una mostra inusuale e fuori dagli schemi, nel perfetto stile di Visiva, che da anni promuove e divulga queste nuove forme di fruizione dell’arte e degli artisti per non chiudere dentro delle gabbie precostruite i vari stilemi dell’arte. Tantissimi sono gli artisti in mostra, tra cui la crew di StudioSotterraneo, studio d’arte e di pittura nella zona del Pigneto o la TPS Crew attiva dal 1997, o Piranha Fish, ossessionato dai numeri oppure TeddyKiller, solo per citare alcuni nomi.

LA SCENA ROMANA – Come si sa, esistono poche testimonianze scritte sulla street art, poiché la fama degli artisti è alimentata in maggior parte dal passaparola sotterraneo; anche se negli ultimi anni alcuni writers hanno avuto la possibilità di esporre le proprie opere nei musei più famosi del mondo. A Roma esiste per esempio Mondopop, che cura il MURo – Museo di Urban Art di Roma ovvero un progetto di museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, che nasce dunque ‘dal basso’, conservando comunque la sua dose di ribellione. In questo contesto, si inseriscono altri progetti, come Out-Door nella zona di via Ostiense promosso dalla 999Contemporary o la stessa Visiva, che mischia la street art ad altre discipline.

LO SPAZIOVisiva – La città dell’immagine, ha sede in una preziosa archeologia industriale dei primi del ‘900, inizialmente utilizzata come deposito di legname, poi come stabilimento per la lavorazione del caffè ed infine negli anni ’80 come fabbrica di midollino. Dopo un lungo periodo di abbandono un gruppo di visionari (tra i quali, Massimo Ciampa, l’AD, Auronda Scalera, il Responsabile Culturale e altri 6 soci) lo ha scoperto e riportato alla luce nel 2012. L’attuale polo culturale è formato da 3 gallerie d’arte, un ‘museo one book’, una prestigiosa scuola di fotografia, cinema e grafica e studi d’artista, che fanno di Visiva il polo della arti più grande nel Lazio. In due anni d’attività hanno esposto artisti del calibro di Lucia Gardin, Fabio Lovino, Franco Losvizzero, Art in Lodge con un’opera esposta al MoMA, Olga Tobrelutz, Fred Fleisher, Philip Buzz, Angelo Turetta, Carlo Gianferro, Fausto Podavini.

14 giugno 2014


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