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Riapre la ”Porta del Cielo”, il Duomo di Siena svela i suoi tesori

Dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero, lโ€™Opera della Metropolitana ha promosso anche per lโ€™anno in corso, lโ€™apertura straordinaria della โ€œPorta del Cieloโ€, integrando alle classiche regole di prenotazione e visita guidata...

Dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero, l’Opera della Metropolitana ha promosso anche per l’anno in corso, l’apertura straordinaria della “Porta del Cielo”, integrando alle classiche regole di prenotazione e visita guidata, nuove modalità di accesso

 
MILANO – Il Duomo di Siena apre la sua “Porta del Cielo”. I sottotetti della Cattedrale senese infatti saranno aperti al pubblico dal 9 marzo al 31 ottobre. L’iniziativa, inaugurata nel 2013, torna anche quest’anno dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero. Il percorso di visita consentirà di camminare “sopra” il tempio e ammirare il panorama ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale.

 
SCRIGNO DI TESORI – Un’anteprima bellissima in attesa che il Duomo scopra di nuovo il suo Pavimento, solitamente coperto per proteggerlo dal calpestio di fedeli e visitatori: una vera opera d’arte di marmo che quest’anno in occasione dell’Expo sarà visibile per tutto il mese di luglio e poi dal 18 agosto al 27 ottobre.

 
Donatello, Michelangelo, Nicola Pisano: sono solo alcuni dei grandi maestri che hanno lavorato al Duomo di Siena, un vero scrigno di tesori dell’arte che svela tutte le sue bellezze nascoste aprendo un percorso molto speciale, quello della Porta del Cielo. L’itinerario guidato consente di entrare nei sottotetti della Cattedrale, rimasti per secoli chiusi al pubblico, a cui si accede percorrendo una scala a chiocciola, inserita dentro una delle torri terminanti con guglie che fiancheggiano la magnifica facciata del Duomo. Al tappeto marmoreo hanno lavorato dal Medioevo all’Ottocento artisti come il Sassetta o Domenico Beccafumi, oltre al pittore umbro Bernardino di Betto detto il Pinturicchio.

 
Saranno aperte ai visitatori le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli apostoli, dalle quali i turisti si affacceranno all’interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali monumenti scultorei e dell’interno della cupola con il ‘Pantheon’ dei santi senesi.

 
LA VISITA – La visita ai Sottotetti del Duomo, della durata di 30 minuti, e alla Cattedrale con la Libreria Piccolomini potrà essere effettuato ogni mezz’ora in base agli orari di apertura al pubblico della Cattedrale (ultima fascia disponibile un’ora prima della chiusura). Il biglietto consentirà di accedere a gruppi composti da massimo 18 persone accompagnati da personale addetto alla sicurezza. Ogni visitatore riceverà in omaggio la Roof Map, uno strumento utile per l’effettuazione della visita che diventa gadget da portare a casa, una volta terminato il tour e disponibile nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo.

 

IL PERCORSO – Si accede al percorso attraverso la magnifica facciata, la quale è fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme che si proiettano verso l’alto. All’interno di queste si inseriscono scale a chiocciola, quasi segrete perché nascoste alla vista dei visitatori, che portano ai tetti del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi che, accompagnati da una guida esperta, potranno camminare sopra il sacro tempio e ammirare non solo gli interni del Duomo visti dall’alto ma anche un panorama mozzafiato su Siena, compresa la Torre del Mangia. Si percorre dunque il ballatoio della cupola dal quale sarà possibile contemplare l’altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei. Dagli affacci esterni sarà possibile ammirare splendidi panorami della Città e della campagna toscana circostante. Si entra infine dietro il prospetto della facciata nel terrazzino che si affaccia su Piazza del Duomo con la vista dello Spedale di S. Maria della Scala.

 

 

11 marzo 2015

 

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