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Riapre il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, riparte il contemporaneo in Toscana

Una buona notizia, alla luce della magra di finanziamenti per la cultura in giro per l'Italia. In occasione dell’inaugurazione del nuovo edificio, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ha presentato un bando diretto a promuovere iniziative a carattere regionale...

MILANO – Una buona notizia, alla luce della magra di finanziamenti per la cultura in giro per l’Italia. In occasione dell’inaugurazione del nuovo edificio, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ha presentato un bando diretto a promuovere iniziative a carattere regionale che da una parte rafforzino l’interesse per la sua riapertura, dall’altra consentano di estendere l’attenzione mediatica anche ad altri ambiti della regione. Un bando di ben 400mila euro che la Regione Toscana mette a disposizione di associazioni no profit per attività collaterali al Pecci in vista della sua riapertura.

 

A CHI SI RIVOLGE – I soggetti beneficiari della sovvenzione sono soggetti pubblici e privati – quali associazioni, fondazioni, istituzioni pubbliche ecc. – senza scopo di lucro, che operano nel territorio toscano. Non saranno accolte proposte provenienti da persone fisiche. Per partecipare al concorso ‘Riapre il Pecci, riparte il contemporaneo in Toscana” si avrà tempo fino alla mezzonotte del 1 febbraio: il progetto presentato dovrà avere un’attenzione prevalente alle giovani generazioni, contenere una strategia coordinata con il Cento Pecci, sperimentare diversi linguaggi contemporanei, incentivare gli scambi culturali anche il relazione con l’Expo e sviluppare un sistema informativo regionale sull’arte contemporanea.

 

STIMOLARE L’ATTENZIONE NEI CONFRONTI DELL’ARTE – Il bando intende favorire l’emergere di proposte progettuali innovative e di alto livello qualitativo per stimolare l’attenzione al contemporaneo in Toscana. Si tratta quindi di individuare proposte progettuali di qualità, in linea con gli indirizzi espressi dal Centro Pecci, rivolte a valori non solo puramente estetici, ma tese ad attivare una consapevolezza sociale e civile.

 

20 gennaio 2015

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