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“Ramo di Mandorlo in fiore” l’opera di Van Gogh dedicata alla vita

Tutta la bellezza del "Ramo di Mandorlo in fiore" di Van Gogh l'opera realizzata in omaggio della nascita del nipote Vicent Willem

Il ramo di mandorlo in fiore o ramo di mandorlo fiorito di Vincent Van Gogh è un’opera dedicata alla vita e alla speranza di un futuro pieno di luce.

Il Mandorlo, infatti, nelle regioni del sud inizia a far sbocciare i suoi fiori già tra fine gennaio e febbraio, annunciando la primavera che arriva. Il ramo di mandorlo in fiore è quindi il simbolo riconosciuto della nascita, della rinascita e della speranza. 

L’opera offre alla vista l’immagine di un ramo di mandorlo fiorito in una bella giornata d’inverno. È chiara la metafora dell’imminente arrivo della primavera con tutta la simbologia che la stessa esprime. 

Quel ramo di mandorlo in fiore rappresenta il miracolo della vita. Il dono che la natura riesce ad offrire all’umanità tutti gli anni, infondendo speranza e il senso stesso di quella rinascita che garantisce l’energia vitale. 

Ramo di Mandorlo in fiore di Van Gogh

Il Ramo di Mandorlo in fiore l’omaggio alla nascita del nipote

Seguendo questa ispirazione, Van Gogh realizzò l’opera per rendere omaggio all’annuncio della nascita di Vincent Willem, il figlio di Theo Van Gogh, fratello dell’artista e di Johanna Bonger, pittrice olandese che contribuì alla fama del grande genio olandese dopo il suo suicidio.

La realizzazione del Ramo di mandorlo in fiore coincide con uno dei momenti più tormentati della vita di Van Gogh. La nascita del nipote, che porta il suo stesso nome e del quale sarà il padrino, porta a Van Gogh un momento di energia vitale.

Era il 31 gennaio 1890 quando nasceva il il nipote e questo bimbo a cui era stato dato dai genitori lo stesso nome dell’artista dona a Van Gogh un momento di vera felicità. Una mattina di febbraio Vincent van Gogh si trovava a Saint Rémy in Provenza nello studio del dottor Gachet.

Guardando il giardino dalla finestra, rimane affascinato dalla bellezza di un albero di mandorlo che sta fiorendo nonostante le rigide temperature dell’inverno.

Decide che proprio un ramo di quel mandorlo in fiore sarà il soggetto del dipinto per il piccolo Vincent.

L’artista scende in giardino e si impossessa di un ramo da studiare con attenzione e profondità. La realizzazione di quel quadro deve trasmettere il senso stesso della vita e lo splendore della nascita e della speranza. 

L’omaggio dovuto per il nipote che è riuscito a donare a Van Gogh un attimo di serenità. La speranza di poter superare quell’inquietudine che lo costringe a stare male e a convivere con la follia.

Nella lettera alla madre Anna il racconto dell’opera

Il 15 febbraio 1890 Vicent Van Gogh scrive alla madre Anna Cornelia Carbentus, alla quale manifesta l’emozione e la gioia per la nascita del nipote Vincent Willem.

Ho iniziato subito una tela per il figlio di Theo, da appendere nella loro camera da letto, una tela azzurro cielo, sulla quale si stagliano grandi fiori di mandorlo bianchi.

Van Gogh si butta in quest’opera con tutto sé stesso. Ripete il soggetto tante volte, minuziosamente e con cura, cercando di cogliere quell’eterna bellezza che solo la fioritura riesce ad esprimere, raccontando la nascita e la vita.

il ramo di mandorlo è, forse, il dipinto migliore che ho fatto, quello a cui ho lavorato con più pazienza e con più calma.

La felicità che esprime questa tela non si ritrova in nessun’altra sua opera. In quel momento il ramo di mandorlo con i suoi fiori rappresenta il primo accenno di primavera e con essa la speranza di una stagione della vita che può riportare serenità.

Il Ramo di mandorlo in fiore al Van Gogh Museum

Il ramo di mandorlo in fiore è un dipinto a olio su tela realizzato dal pittore Vincent van Gogh a Saint Rémy nel 1890. Oggi è conservato ad Amsterdam presso il Van Gogh Museum.

L’opera fu sicuramente ispirata dalle stampe giapponesi. Si avverte la lezione degli artisti giapponesi, come Katsushika Hokusai o Utagawa Hiroshige.

L’opera in Video

Saro Trovato
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