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Per Kirkeby, una retrospettiva del grande maestro danese a Mendrisio

Acclamato in tutta Europa per gli straordinari risultati raggiunti in campo artistico, Per Kirkeby è certamente uno tra i maggiori protagonisti della scena culturale scandinava del Novecento

MILANO – Il Museo d’arte di Mendrisio presenta la prima importante retrospettiva in area italiana del grande maestro danese PER KIRKEBY. 
Acclamato in tutta Europa per gli straordinari risultati raggiunti in campo artistico, Per Kirkeby è certamente uno tra i maggiori protagonisti della scena culturale scandinava del Novecento.

KIRKEBY – Si è imposto come imprescindibile figura di riferimento per una generazione di artisti a partire dagli anni Sessanta fino ad oggi. Basti pensare che la sua opera è stata esposta in ampie retrospettive nei Musei di Strasburgo, Monaco, Düsseldorf, Copenaghen, Berlino, Edimburgo, Colonia, Bruxelles, Parigi e Londra. Dei vari aspetti della sua poliedrica produzione (che lo vede attivo in veste di pittore, geologo, poeta, scultore, creatore di luoghi architettonici, scrittore d’arte, uomo di teatro e cinema – ha creato costumi e scenografie per gli spettacoli del Teatro Reale di Copenaghen e il New York City Ballet,  e  ha lavorato con Lars von Trier realizzando i titoli nei singoli capitoli del film “Le onde del destino”) il Museo d’arte di Mendrisio intende favorire quella personale stagione lirico-informale, strettamente legata ai paesaggi esplorati durante i suoi lunghi viaggi e caratterizzata da impressionanti dipinti di grande formato, che Kirkeby sviluppa – in una ricerca ininterrotta fino alle ultime opere del 2012 – dopo essere stato tra i protagonisti delle nuove tendenze espressive degli anni Settanta unitamente a Gerhard Richter, Sigmar Polke, A.R. Penck, Markus Lüpertz, Georg Baselitz e dopo un forte interesse per l’arte minimalista e un iniziale avvicinamento a Fluxus e alla Pop Art.
La svolta verso una pittura più materica e informale comincia a partire dal 1980 circa, anno che segna l’inizio di uno sviluppo costante, profondo e ragionato di un personalissimo linguaggio pittorico, fortemente ispirato dalla natura.

LA MOSTRA – La mostra è curata dal Direttore del Museo d’arte di Mendrisio Simone Soldini. L’esposizione intende ripercorrere 30 anni della carriera di Per Kirkeby concentrandosi sul periodo della maturità (1983-2012), quando l’artista danese abbandona la sua posizione di rilievo nell’avanguardia artistica per inoltrarsi in un percorso esclusivamente pittorico. Un iter suggestivo, che fa dell’unità il suo punto forte. Con 33 tele di grandi dimensioni, 30 opere su carta e 6 sculture (di cui una alta quasi 4 metri collocata nel chiostro del Museo), la mostra sintetizza buona parte del suo lavoro.

PRODUZIONE SU CARTA – Accanto alle opere pittoriche si darà il giusto rilievo alla meravigliosa produzione su carta, testimonianza del Kirkeby instancabile viaggiatore ed esploratore, attraverso una scelta particolarmente attenta di acquerelli realizzati nei suggestivi paesaggi della Groenlandia, campo di ricerca dell’artista geologo dalla fine degli anni Cinquanta ai primi del 2000, e che ben sottolineano il rapporto complesso e molto intenso con l’elemento circostante.
Gli acquerelli di Kirkeby sono sì appunti di viaggio, presi duranti i soggiorni in Groenlandia, Messico, Egitto, Nuova Zelanda, ma di una qualità tale da competere a pari livello con gli altri principali capitoli della sua produzione artistica.

 

 

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