Ricorre oggi l’anniversario di Paul Gauguin, uno dei più importanti pittori francesi, nato a Parigi il 7 giugno 1848 e scomparso a Hiva Oa l’8 maggio 1903. La libertà decorativa delle sue composizioni influenzò i movimenti artistici novecenteschi del simbolismo, del fauvismo e dell’Art Nouveau. La sua visione pittorica fu caratterizzata da un progressivo astrattismo, composto di forme piatte, colore puro e rinuncia a effetti prospettici e di chiaroscuro. È difficile scegliere tra le sue opere; oggi, in occasione dell’anniversario, ve ne proponiamo 5 tra le più significative per comprendere l’evoluzione del suo percorso artistico.

Paul Gauguin, armonia e simbolismo del mondo
Oggi il mondo dell’arte ricorda la nascita di Paul Gauguin, uno dei più grandi esponenti del post-impressionismo francese
Paul Gauguin, le opere più famose
“La Senna presso il ponte di Jena”, 1875, Museo d’Orsay, Parigi
Il quadro è del Gauguin giovane, infatti si nota una tendenza all’impressionismo: lo stato dell’aria, la temperatura e l’atmosfera sono tipiche impressioniste. Gauguin aderisce allo stile ma non rimane dentro alla tendenza perché ha uno stile proprio.
“Nudo di donna che cuce”, 1881, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen
La scena è ambientata in una camera da letto con la donna seduta su un letto sfatto contro un muro color malva, decorato con un mandolino e un arazzo. Nonostante l’impatto che il dipinto ebbe sulla mostra impressionista , Gauguin non fu in grado di venderlo. Sua moglie, Mette, rifiutò persino di appenderlo nella loro casa. Tuttavia, quando Gauguin lasciò la sua famiglia a Copenaghen, la tela fu conservata dalla moglie, fino a quando non fu venduta nel 1892 all’artista danese Theodor Philipsen, che la donò successivamente alla National Gallery of Denmark.
“Sala in casa dell’artista”, 1881, Nasjonalgalleriet, Oslo
Nel dipinto si nota subito la scelta anticonvenzionale e ardita di porre in primo piano il grande mazzo di zinnie, evidente richiamo ai colori della tavolozza appesa al di sotto del mobiletto e chiaramente ispirato ai fiori di Monet e soprattutto di Degas. L’attenzione ai particolari rivela come l’artista sia ancora legato al naturalismo e al realismo appreso dai suoi maestri. Il dipinto è stato presentato nel 1882 alla settima mostra impressionista e suscita un moderato interesse da parte della critica.
“Mucche in un pantano”, 1885, Galleria d’Arte Moderna, Milano
Quando Paul Gauguin dipinge questa tela ha già raggiunto un proprio stile personale. La veduta è marcata e dominata dalla presenza dei tronchi d’albero che separano la composizione in due parti; quella più chiara illuminata dal sole e quella più scura in ombra, distinte dai riflessi dell’acqua un poco più luminosi. La folta vegetazione svolge un ruolo importante nel dipinto e prelude sia alle opere bretoni, sia quelle che realizzerà in Polinesia.
“Arearea”, 1892, Museo d’Orsay, Parigi
Alla ricerca di tracce di uno stile di vita primitivo, Paul Gauguin effettua un primo soggiorno a Tahiti a partire dall’aprile del 1891. Sull’isola polinesiana, l’artista si ispira a quello che vede ma anche ai racconti del posto e alle antiche tradizioni religiose per raffigurare scene di fantasia. “Arearea” rappresenta una di quelle opere in cui sogno e realtà convivono felicemente. “Arearea” fa parte di un insieme di quadri tahitiani esposti a Parigi nel novembre del 1893. Gauguin vuole dimostrare quanto sia fondata la sua ricerca dell’esotismo
Photo Credit: Musée d’Orsay