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Papa Francesco apre i Giardini Vaticani al pubblico

Papa Francesco, noto per il suo estremo senso caritatevole e per la sua attenzione al popolo, ci ha fatto un altre grande regalo, cioè quello di aprire i bellissimi Giardini Vaticani di Castel Gandolfo al pubblico. Scelta insolita...

E’ di questi giorni la notizia diffusa dall’Osservatore Romano: Papa Francesco apre i magnifici Giardini Vaticani di Castel Gandolfo al pubblico. Il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo non resta più dunque di esclusivo uso del pontefice ma avrà anche un’utilizzazione turistica. D’altronde Papa Francesco a Castel Gandolfo lo scorso anno c’è stato poco o niente, appena tre volte lo scorso anno

MILANO – Papa Francesco, noto per il suo estremo senso caritatevole e per la sua attenzione al popolo, ci ha fatto un altre grande regalo, cioè quello di aprire i bellissimi Giardini Vaticani di Castel Gandolfo al pubblico. Scelta insolita, dal momento che quella dovrebbe essere la sua residenza; ma d’altronde Papa Francesco a Castel Gandolfo lo scorso anno c’è stato poco o niente. Se Giovanni Paolo II aveva eletto Castel Gandolfo come residenza estiva, facendo costruire anche una piscina, e Benedetto XVI aveva scelto il Palazzo sulle rive del lago per sostare i primi mesi dopo la rinuncia, Bergoglio è stato a Castel Gandolfo lo scorso anno appena tre volte, decidendo così una “riqualificazione” più che generosa di questo luogo.

VILLA BARBERINI – Dal Giardino della Magnolia, al Viale delle Rose, dal Viale delle Erbe aromatiche a quello dei Ninfei, dal Piazzale dei lecci al Giardino del Belvedere. Questo è il percorso delle visite guidate all’interno dei giardini. Nell’area della Villa Barberini sorgeva, affacciata sul lago, la Villa dell’Imperatore Domiziano, e il visitatore può sostare fra le rovine del Teatro imperiale o sotto il criptoportico, la grande passeggiata coperta lunga in origine più di 300m. Affacciandosi sul Piazzale Quadrato o sui giardini del Belvedere lo sguardo si apre poi sul Lazio fino al mare. Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sorgono in un’area di circa 55 ettari, situata nei Castelli Romani, in provincia di Roma; concesse alla Santa Sede con i Patti Lateranensi del 1929, costituiscono la residenza suburbana frequentata dai Papi fin dall’epoca di Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, che possedeva un modesto palazzo a Castel Gandolfo e che, appena divenuto Papa, fece immediatamente ristrutturare e ampliare. Villa Barberini nasce dunque nel 1631. I lavori per la costruzione della palazzina e per la sistemazione dei giardini, pare affidati a Gian Lorenzo Bernini terminarono nel 1635.

I GIARDINI – All’interno delle nuove mura, che fece erigere a difesa della sua residenza, il Papa fece impiantare un frutteto (pomerium), un prato (pratellum) e un vero e proprio giardino (viridarium), come si evince anche dall’epigrafe lapidea ora conservata nella Sala dei Capitani presso il Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. Questo primo nucleo sorse nei pressi del colle di Sant’Egidio, dove oggi si trova il Palazzetto del Belvedere ed i Cortili dei Musei Vaticani. L’area da dove oggi inizia la visita ai Giardini Vaticani si trova invece nella parte più recente dello Stato, sulla quale furono realizzati i nuovi grandi Giardini che, assieme a quelli del nucleo originario, coprono la metà circa dei 44 ettari sui quali si estende il Vaticano. Passeggiando nel Giardino del Francese, tra i vialetti di roccaglia rossa invasi dalle azalee in fiore e gli antichi vasi di terracotta con gli stemmi dei Papi, si trovano alcuni importanti alberi, tra cui due esemplari di metasequoia e un olivo donato dallo Stato d’Israele all’apertura delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede.

20 luglio 2014

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