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5 mostre da visitare a Novembre 2023 per immergersi nel mondo dell’arte

Pittura, arti filmiche, calligrafia ed espressività sono le protagoniste delle 5 mostre in arrivo a novembre: non lasciatevele scappare.

Novembre è un mese ricco di novità nel mondo dell’arte: fra mostre celebrative, percorsi espositivi fuori dagli schemi e antologiche mirate a riscoprire grandi artisti del Novecento, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta per poter godere di un’appassionante immersione nel patrimonio artistico e culturale mondiale.

Scopriamo subito le 5 mostre da non perdere a novembre.

5 mostre da non perdere a novembre

Antonio Ligabue“, al Museo Revoltella, Trieste

Dopo i vari successi collezionati da Arthemisia nei mesi scorsi, questa volta il gruppo di produttori e organizzatori di eventi culturali si sofferma su due grandi artisti accomunati da un’esistenza turbolenta in cui la pittura ha rivestito quasi una scialuppa di salvataggio: Antonio Ligabue e Vincent Van Gogh.

La mostra dedicata a Ligabue verrà inaugurata al Museo Revoltella di Trieste il prossimo 8 novembre, con l’obbiettivo di riportare alla luce l’importante produzione di uno degli artisti più grandi del Novecento italiano.

Il percorso espositivo prevederà la presentazione di circa 60 opere, attraverso cui lo spettatore sarà in grado di ripercorrere la vita e la carriera di Ligabue, uomo tormentato, segnato da un grande senso di esclusione da cui solo la pittura lo salva.

East West Calligraphy“, al Museo Correr, Venezia

Restiamo in zona per un altro interessante appuntamento da non perdere: il 18 novembre verrà inaugurata “East West Calligraphy”, ospitata nella maestosa Sala delle Quattro Porte, parte della Pinacoteca del Museo Correr.

L’esposizione mira a mostrare un lato della calligrafia spesso trascurato: quello espressivo-artistico. Con “East West Calligraphy”, verrete trasportati nel mondo di due artisti, Kazuaki Tanahashi e Monica Dengo, che sfruttano la scrittura quale mezzo di espressione, determinazione e scambio.

Goya. La ribellione della ragione“, al Palazzo Reale, Milano

Per il prossimo consiglio a tema artistico, torniamo a una mostra più tradizionale, perfetta da visitare a novembre e nei mesi a venire: “Goya. La ribellione della ragione”.

Dal 1° novembre al 3 marzo 2024 Palazzo Reale accoglie infatti la mostra ‘’Goya. La ribellione della ragione’’, un’importante occasione per scoprire l’intero percorso artistico del maestro spagnolo sviluppato in un lungo periodo storico, saturo di cambiamenti e di avvenimenti politici, sociali e ideologici che diedero inizio a una nuova era della Storia.

Goya visse la fine dell’Antico Regime, l’era dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese, le guerre napoleoniche, la restaurazione assolutista e l’esilio.

L’artista non si limitò a rappresentare quest’epoca turbolenta: egli stesso sperimentò una rivoluzione della pittura in sintonia con la complessità storica che si trovò a vivere, un cambiamento che espresse attraverso le immagini.

Attraverso le sette sezioni tematiche di mostra sarà possibile scoprire come l’artista seppe trasformare la pittura in un linguaggio rivoluzionario, in grado di rompere sia con le regole e i sistemi plastici stabiliti sia con l’imitazione dei modelli.

Vestiges. Peng Zuqiang“, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Inaugurata il 2 novembre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, “Vestiges” è la personale di Peng Zuqiang dedicata a storie, corpi e linguaggio. Si tratta della prima esperienza personale dell’artista in Italia, con due suggestive installazioni dedicate al tema della memoria e del contagio.

All’interno di “Vestiges”, l’affettività e la fragilità dei corpi sono le lenti con cui osservare e accedere alla sfera della memoria, sia individuale che collettiva. La memoria non è intesa dall’artista tanto come un archivio, ordinato secondo criteri di efficienza per conservare e consultare le informazioni, ma piuttosto come un insieme di tracce, spesso ambigue.

Per dirla con il filosofo Paul Ricoeur, la memoria è “presenza di una cosa assente”, una sostanza che è resa viva per attribuire significati al presente. Peng Zuqiang indaga questo paradossale regime di (in)visibilità, dissociando la memoria dal suo statuto astratto e mentale, per riscriverla nel corpo e nella materia.

Michelangelo Pistoletto. Molti di uno“, al Castello di Rivoli

Terminiamo il nostro viaggio alla scoperta degli appuntamenti culturali di novembre con una mostra imperdibile inaugurata il primo giorno di novembre al Castello di Rivoli.

Si tratta di una grande mostra organizzata per celebrare i novant’anni di Michelangelo Pistoletto, poliedrico artista amato in tutto il mondo.

Allestito negli spazi della Manica Lunga, il progetto dell’artista Molti di uno reinventa l’architettura ortogonale della Manica Lunga trasformandola in uno stupefacente groviglio armonioso, un dispositivo urbano irregolare e libero attraverso il quale raccogliere e rileggere tutta la sua arte in un gigantesco autoritratto che funziona come la mappa di una Città ideale dell’avvenire.

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