Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, su prenotazione dove previsto. La decisione di tenere aperti in via straordinaria i musei e i parchi archeologici statali anche durante le festività natalizie deriva dal grande successo delle visite nei luoghi della cultura italiani, che nel corso del 2022 hanno visto 1.879.597 di accessi registrati.
“In giornate tradizionalmente di riposo per i luoghi della cultura il Ministero offre a tutti l’opportunità di godere della bellezza del patrimonio artistico italiano. Ringrazio il personale del MiC impegnato nel garantire queste aperture straordinarie, in particolare per la prima domenica di gennaio, giorno di Capodanno, in cui musei e parchi archeologici saranno visitabili gratuitamente”.
I musei e i parchi archeologici aderenti all’iniziativa, qualche suggerimento
E se durante le feste volete dedicare un po’ di tempo alla visita di musei e parchi archeologici, ecco qualche suggerimento:
Il Museo Nazionale d’Abruzzo
Fra i musei aperti in via straordinaria il 26 dicembre, il 1° e il 2 gennaio, troverete il Museo Nazionale d’Abruzzo, un luogo magnifico per perdersi nelle pieghe del tempo e nelle sue storie.
Il MuNDA ospita una selezione di opere artistiche che spaziano dal Medioevo all’Età Moderna, dai manufatti di civiltà fiorite nel territorio in età arcaica fino alle pitture barocche del Seicento abruzzese. Il Medioevo abruzzese è documentato da un’eccezionale collezione di Madonne, che per ricchezza e qualità artistica ha ben pochi confronti in campo nazionale e internazionale. Si tratta di capolavori che testimoniano l’identità, la storia e la vitalità della cultura dell’intera regione, alcuni dei quali recuperati tra le macerie del sisma e restituiti a nuova vita grazie a complessi interventi di restauro.
Il Museo Statale di Mileto
Quello di Mileto è un altro dei musei statali aperti nei prossimi giorni di festa.
Inaugurato nel 1997, grazie a una convenzione tra il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, la Diocesi di Mileto-Nicotera–Tropea, l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia e il Comune di Mileto, racconta la storia civile e religiosa di Mileto, capitale del Regno Normanno e prima sede episcopale latina del Meridione.
La Pinacoteca Nazionale di Ferrara – Gallerie degli Estensi
Ospitata al piano nobile di Palazzo dei Diamanti, nelle sale comprendenti il magnifico salone d’onore e l’appartamento cinquecentesco di Virginia de’ Medici, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara offre una significativa rassegna della pittura a Ferrara dal Due al Settecento: dai grandi cicli di affreschi medievali provenienti dalle chiese di San Bartolomeo e di Sant’Andrea, alle tele seicentesche dello Scarsellino, di Carlo Bononi e del Guercino, fino ai bozzetti dei Gandolfi e dei Crespi.
Notevole è la raccolta di dipinti del Quattrocento, dai preziosi maestri del tardogotico a Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti e gli altri artefici dell’Officina ferrarese, cui si affiancano artisti forestieri come Gentile da Fabriano, Mantegna e Carpaccio. È parte delle collezioni fin dall’istituzione della Pinacoteca nel 1836 la serie di pale d’altare del Cinquecento provenienti dalle chiese cittadine, fra cui numerose opere di Garofalo – uno dei migliori seguaci di Raffaello in Nord Italia – l’imponente Polittico Costabili eseguito da quest’ultimo in collaborazione con il giorgionesco Dosso Dossi e i drammatici dipinti del Bastianino, con i quali si chiude l’epoca estense a Ferrara.
Le terme di Diocleziano a Roma
Infine, vi segnaliamo che fra i musei e i parchi archeologici che osserveranno l’apertura straordinaria c’è anche il bellissimo sito delle terme di Diocleziano, visitabile dalle 11 alle 18.
Con l’esposizione Ulisse e gli altri Alla scoperta dei capolavori nascosti del Museo Nazionale Romano il Museo apre le porte dei propri depositi e svela alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile un patrimonio culturale inaspettato.
Attraverso Depositi (ri)scoperti si avvia infatti il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo”, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi.