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Nasce SanitArte, il portale web che cataloga i beni culturali delle ASL

Sanitarte, l'iniziativa nata per documentare il patrimonio artistico di un territorio da un punto di vista meno conosciuto, quello collocato nelle aziende sanitarie, sbarca sul web. L'idea nasce per...

Un connubio poco conosciuto, quello del mondo delle aziende sanitarie e dei beni culturali, spesso bellissimi ma nascosti, perché all’ospedale di solito ci si va per ben altre ragioni. Nasce così SanitArte, la piattaforma web che permette la fruizione collettiva di questi beni. Il progetto parte dall’Emilia-Romagna ma mira ad includere tutto il patrimonio ”segreto” presente sul territorio nazionale

MILANO – Sanitarte, l’iniziativa nata per documentare il patrimonio artistico di un territorio da un punto di vista meno conosciuto, quello collocato nelle aziende sanitarie, sbarca sul web. L’idea nasce per catalogare il patrimonio dei Beni Culturali della Sanità pubblica in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini.

LO “STATO DI SALUTE” DEI BENI CULTURALI –La storia della Sanità, della medicina e dei suoi luoghi di cura ha favorito nei secoli un intreccio strettissimo con le storie delle comunità locali, della nostra civiltà e spesso anche con la storia dell’arte. Ciò ha prodotto un patrimonio storico, artistico, librario e scientifico straordinario, consegnato alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere regionali per la sua conservazione, promozione e valorizzazione. Perché la conoscenza ci fa crescere culturalmente e spesso guarisce anche. Il grande lavoro di ricognizione e catalogazione partito quindici anni fa e confluito nella mostra del 2005 “Le Arti della Salute. Il patrimonio culturale e scientifico della sanità pubblica in Emilia-Romagna” è la fonte primaria di SanitArte e del piccolo volume omonimo in forma di guida turistica, in parte di carattere storico e in parte di carattere compilativo dei più rappresentativi luoghi e beni visitabili, divisi per sezioni: Architettura, Documenti, Opere d’Arte e Strumenti scientifici.

DA PIACENZA A RIMINI – La mappa dei beni culturali parte idealmente da Piacenza, la città più a nord dell’Emilia-Romagna, con l’ex Monastero olivetano di San Sepolcro, ricostruito nel 1500 e la Biblioteca Storica di Sala Colonne che custodisce un prezioso patrimonio di circa 6.000 volumi, alcuni dei quali risalenti ai primi anni del XVI secolo, come presumibile esito di lasciti e doni di medici che vi hanno lavorato. Ai nomi più significativi della storia della medicina antica e moderna in edizioni pregevoli sono presenti classici della letteratura (da Virgilio e Omero ad Alexander Dumas) e la produzione quasi completa di editori illustri come il milanese Treves. Inoltre, particolarmente interessanti sono i testi sulla peste e sulle malattie infettive in genere, dovute probabilmente alla posizione geografica della città, posta al valico di entrata della pianura padana e passaggio obbligato, quindi, per merci e persone che portavano con sé i vari contagi. Nel mezzo, prima di arrivare a Rimini c’è Parma, e i magnifici affreschi della cupola della Chiesa di Santa Maria del Quartiere, opera di Pier Antonio Bernabei e Ferrara, sede dell’Arcispedale di Sant’Anna che custodisce la “Disputa di Santa Caterina” di Nicolò Pisano o la bellissima Chiesa di San Carlo, unico esempio di chiesa barocca in città. A Bologna invece, assolutamente degno di nota è il Teatrino di Villa Mazzacorati presso la Villa Aldrovandi Mazzacorati.

10 luglio 2014

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