La conservatrice Carole Haensler Huguet racconta la storia del Museo civico di Bellinzona e parla dellโimportanza della โreteโ e del ruolo fondamentale dei musei civici allโinterno delle cittร come custodi del patrimonio locale
MILANO โ Nato da donazioni private, il Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona, presto รจ diventato il custode e il punto di rifermento del patrimonio artistico e culturale della cittร . Di particolare importanza diventa la rete che il museo crea, in sinergia tra lโofferta artistica e i cittadini, con lo scopo di stimolare lโinteresse e la partecipazione alla cultura.
Carole Haensler Huguet, conservatrice del Museo, ci parla della storia e delle iniziative presenti e future dellโistituzione museale svizzera .
Quando e per volontร di chi รจ nato il Museo?
Il luogo
L’edificio che ospita il Museo Villa dei Cedri, รจ una villa di origine almeno ottocentesca, frutto di diversi interventi di trasformazione susseguitisi nel tempo. Se inizialmente la casa di campagna presentava sobrie forme tardo neoclassiche, l’aspetto attuale รจ dovuto principalmente all’ampliamento progettato dall’architetto milanese Nelusco Mario Antoniazzi (1892-1962)su commissione del banchiere Arrigo Stoffel (1879-1971), il quale acquistรฒ la proprietร nel 1931.
Dal 1978 la villa e il suo parco di alberi secolari sono di proprietร del Comune di Bellinzona e, dal 1985, sede della Civica galleria d’arte, oggi Museo Villa dei Cedri. Il cambiamento di destinazione ha comportato alcuni interventi che non hanno perรฒ modificato la struttura e lo stile dell’edificio, che conserva il suo carattere di dimora borghese.
Il Museo
Il progetto di dotare la cittร di un museo d’arte sembra essere maturato allโinizio degli anni 1970. Nel 1972, Adolfo Rossi, banchiere originario di Bellinzona attivo nella vicina Italia, donรฒ alla collettivitร la sua collezione d’arte, incentrata sulla pittura italiana tra fine Ottocento e primo Novecento. La collezione Rossi fu presentata al pubblico una prima volta nel 1973 nel Palazzo comunale. Questo primo nucleo viene arricchito dalla raccolta del medico bellinzonese Emilio Sacchi (1880-1970), il quale arricchรฌ la collezione con un nucleo di dipinti piรน antichi. A queste prime donazioni ne fecero seguito altre che andarono progressivamente a costituire la raccolta del futuro museo. La nuova vita di Villa dei Cedri รจ cominciata il 2 aprile del 1985, quando รจ stata inaugurata la Civica galleria dโarte della Cittร di Bellinzona. ร stata trasformata da dimora privata a museo colmando un vuoto nellโofferta culturale e artistica cittadina. Il Museo Civico Villa dei Cedri (cosรฌ ribattezzato) รจ diventato, da un profilo culturale, uno dei fiori allโocchiello di Bellinzona e del suo comprensorio. Nel 1990 fu fondata lโAssociazione degli Amici di Villa dei Cedri, oggi Fondazione, per sostenere lโattivitร del Museo e ha contributo maggiormente ad arricchire la sua collezione.
Che tipo di mostre e quali mostre sono in corso?
Il Museo custodisce una collezione permanente dove รจ contemplata lโarte di area ticinese, lombarda e svizzera dalla seconda metร del XIX secolo fino ai nostri giorni. Elemento caratterizzante della raccolta di Villa dei Cedri รจ la costituzione al suo interno di fondi monografici relativi ad artisti di particolare rilievo e la cui ricerca si distingue per unโimpronta individuale. Ne consegue dunque unโimpostazione che nega la genericitร enciclopedica a favore dellโunicitร . Il nodo di sviluppo costituito dal passaggio tra realismo e simbolismo, le tematiche di Novecento e la loro elaborazione regionale, lโinformale nelle sua duplice matrice โ lirico-astratta oppure di forte valenza espressiva โ rappresentano i punti forti della collezione. Allโopera su carta (dal disegno allโacquerello e alle molteplici forme del dipinto su carta) e alla grafica nelle diverse tecniche a stampa viene dedicata unโattenzione particolare, riservandole uno spazio importante nellโinsieme delle sue raccolte e nel suo programma espositivo.
Dal 17 aprile al 29 giugno รจ in programma โAbramtsevo โ La terra dei talentiโ. Opere di Michail Vrubel. Nellโambito del 200esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Russia, il Museo Civico Villa dei Cedri dedica le sue sale al maggiore esponente del simbolismo russo, Michail Aleksandroviฤ Vrubel (1856-1910). Gli eventi speciali in programma sono: per il 18 maggio per festeggiare la Giornata internazionale dei Musei e il 21 giugno con la Festa dellโestate nel Parco di Villa dei Cedri. A luglio 2014, le sale di Villa dei Cedri ospiteranno Territori, il festival di teatro negli spazi urbani organizzato dal Teatro Sociale di Bellinzona in collaborazione con Bellinzona Turismo. E una collaborazione con il Festival di traduzione Babel รจ previsto per la prima metร di settembre, poi il Museo sarร poi definitivamente chiuso per lavori di manutenzione e miglioramento delle condizioni climatiche. Nel 2015, il Museo Civico Villa dei Cedri festeggia i suoi primi 30 anni di esistenza e riaprirร le sue porte a fine febbraio:
Ci parla di cosa ha in serbo per il futuro del Museo?
Deve sapere che ho ripreso la direzione del Museo Civico Villa dei Cedri il primo luglio del 2013, prima di me cโรจ stato il direttore fondatore, il signor Matteo Bianchi, per circa 20 anni e poi la Signora Annalisa Galizia per circa 7 anni.
Ecco un estratto di unโ intervista di dicembre 2013, pubblicata sul quotidiano La Regione: ยซForse รจ solo utopia, ma il mio sogno รจ quello di rafforzare lโidentitร di Villa dei Cedri per inserirla nel contesto culturale globale della cittร di Bellinzonaยป. Parola di Carole Haensler Huguet, direttrice/curatrice del museo della capitale, da maggio al lavoro per riprendere le fila di un discorso che ultimamente si era un poโ sfilacciato. ยซVilla dei Cedri deve trovare il suo cavallo di battaglia โ sottolinea โ. Inizialmente si era puntato sulle mostre monografiche, poi il cammino si รจ interrotto e, dopo lo studio del lavoro su carta iniziato da Matteo Bianchi, si รจ andati in diverse direzioni. Si รจ provato con un lavoro piรน storico legato al fatto che alla Villa dei Cedri ci sono molte collezioni, poi si รจ andati nellโambito della fotografia (terreno peraltro giร occupato da Chiasso che da anni ospita la Biennale dellโimmagine), ma non si รจ riusciti a dare una caratterizzazione al museoยป. Ha giร idea di che strada percorrere per arrivare a far sรฌ che Villa dei Cedri conquisti una sua specifica identitร ?
ยซIl mio impegno iniziale รจ stato quello di capire quali sono le tendenze e perchรฉ certe proposte fatte dal museo non sono state accolte in modo positivo. Mi rendo conto che in fase di ricerca non tutte le riflessioni possono essere di interesse collettivo, ma ora รจ necessario iniziare a portare avanti una linea precisaยป. La mia prioritร รจ ora di rafforzare lโidentitร del Museo, facendo delle scelte sulla base dellโesperienze passate e della realtร del territorio, partendo in particolare dalla collezione e mettendola a confronto con altri artisti, altre collezioni. Il legame tra un museo, le sue collezioni, e la collettivitร sono essenziali, vitali. Il museo รจ un punto dโincontro per gli artisti, gli intellettuali e il pubblico in generale; tutti devono riconoscersi nelle sue collezioni e nella sua programmazione. Il museo come rete (Rete Museo. Collections make Connections) รจ tra lโaltro il tema della prossima giornata internazionale dei Musei (18.05.2014) e โ oltre ad un programma di visite guidate e atelier – stiamo preparando una tavola rotonda attorno al tema e alla nozione di patrimonio.
11 maggio 2014
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