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Le mostre per il week-end del 12-13 novembre

Questo week-end non perdete le mete a voi più vicine. Eccovi alcuni consigli per trascorrere bene sabato e domenica fra arte e fotografia

MILANO – Paul Klee sosteneva “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Per questo per il questo week-end non perdete le mete a voi più vicine. Eccovi alcuni consigli per trascorrere bene sabato e domenica fra arte e fotografia.  .

Dall’11 novembre 2016 al 8 gennaio 2017 le sale del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma accolgono la mostra Antonio Ligabue (1899-1965): un’esposizione interamente dedicata al genio tormentato, originario della Svizzera tedesca, ma che a Gualtieri, sulle rive del Po, visse fino alla morte, dopo essere stato espulso dal Paese natale nel 1919. Autodidatta, grazie a una visionarietà e a una capacità di trasfigurazione straordinarie, raggiunse quella dimensione pittorica di espressionista tragico, profondamente umana e intrisa di una sensibilità viscerale che gli valsero la conquista di una propria identità e, dopo fatiche e ostracismi, i riconoscimenti da parte di appassionati e di storici dell’arte.
Attraverso circa 100 lavori, la mostra propone un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che rappresenta oggi una delle figure più interessanti dell’arte del Novecento.

Fino al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante di Roma ospita “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore”Per la prima volta saranno riuniti tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos, con delle opere dai linguaggi fortemente esperienziali (“All the Eternal Love I Have for the Pumpkins della Kusama tra le più instagrammate al mondo”), adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.

Roma ospita fino a febbraio il genio di Edward Hopper, il realista metafisico che muove le folle.  “Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere” quindi meglio non perdere gli straordinari capolavori al Complesso del Vittoriano: oltre 60 opere, tra cui celebri capolavori come South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior(1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), o interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941).

“Toulouse-Lautrec. La Belle Epoque” finalmente in mostra a Torino a Palazzo Chiablese. L’esposizione con 170 opere dell’artista francese sarà fruibile fino al 5 marzo 2017.  Dieci sezioni con: manifesti, vignette, disegni e litografie sulla Parigi dei café chantant e dei bordelli. Al centro di tutto la Montmartre di Van Gogh e Dégas, i caffè, le ballerine, la straordinaria Parigi   l’aristocratico bohémien, considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo, ha fermato per sempre.

Coco Chanel è un’icona di stile senza tempo ma era anche un’accanita lettrice. La retrospettiva contemporanea dimostrare la relazione della stilista con i libri e la scrittura, in particolare quella poetica, che trova degli echi nella concezione della sua creazione. Dediche, archivi, fotografi e, quadri, disegni, si mescolano con un vestiario di creazioni di moda che svelano, al pari di una biblioteca, il vocabolario estetico di Gabrielle Chanel, il suo gusto per il classicismo e per il barocco, l’amore per la Russia e per gli ori di Venezia. Fino all’8 gennaio alla Galleria internazionale d’arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia.

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Credit copertina: Coco Chanel per ©  Douglas Kirkland
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