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Louis Vuitton e Jeff Koons lanciano una linea di borse ispirata all’Arte

La Maison di moda ha affidato all'artista Jeff Koons la realizzazione della sua collezione "Masters" attraverso l'individuazione di cinque opere d'arte con cui mettersi in dialogo.

MILANO – Cosa succede quando uno degli artisti contemporanei più famosi collabora con una delle case di moda più note al mondo prendendo a modello i maestri del passato? Sicuramente qualcosa destinato a divenir celebre. I protagonisti in questione sono Jeff Koons, Louis Vuitton e alcuni dei più grandi capolavori dell’arte occidentale.

NEO-POP– Jeff Koons è uno degli artisti viventi più noti al grande pubblico. A renderlo celebre anche fuori dal ristretto nucleo di estimatori dell’arte contemporanea, è stato uno stile unico e fuori dagli schemi. Considerato uno degli esponenti dello stile Neo-Pop, nel quale mescola elementi tipici della Pop Art di Warhol e tecniche ready-made già sperimentata da Marcel Duchamp e i dadaisti.

Il suo stile esagerato, tecnicamente molto costoso e quasi barocco, lo porta a rielaborare il concetto di “kitsch”  in chiave desacralizzazione dei nuovi idola consumistici. Come riportato sul sito della Maison di moda, “È proprio attraverso questo aspetto che Koons afferma di voler celebrare ciò che ci rende umani.”

Nascono così “Rabbit”, capostipite di una lunga serie di cartoons di grosse dimensioni in in acciaio inossidabile; il ritratto simil crisoelefantino della popstar “Michael Jackson and Bubbles” e la serie “Ballon” raffigurante degli animaletti fatti di palloncini, ma in acciaio specchiato ed alte diversi metri.

MASTERS – Proprio a Jeff Koons la Maison di moda ha affidato la realizzazione della sua collezione “Masters”. Aggirandosi per le sale dei Musei europei, Koons ha individuato cinque opere d’arte con cui mettersi in dialogo: “La Gioconda” di Leonardo da Vinci, “Marte, Venere e Cupido” di Tiziano, “Caccia alla tigre” di Rubens, “Ragazza che gioca col cane” di Jean-Honoré Fragonard e “Campo di grano con cipressi” di Vincent van Gogh.

Ognuno di questi dipinti è stato scelto da Koons per un motivo differente. Secondo l’artista, “La Gioconda” non solo rappresenterebbe Leonardo in tutta la sua essenza di uomo, ma sarebbe diventata l’icona pop più significativa dell’idea stessa di arte. Lo stesso vale per il Relativamente all’opera di Rubens, sul sito di Louis Vuitton, Koons spiega che “Abbiamo scelto quest’opera perché è potente ed emozionante.” Simbolo dell’ingresso dell’esotismo nella cultura rappresentativa occidentale. L’opera del pittore rococo Jean-Honoré Fragonard sembra un compendio perfetto alle produzioni di Koons: smaliziati e irriverenti, entrambi usano immagini infantili muovendosi con disinvoltura fra “salotti” e grande pubblico.

LA COLLEZIONE – Risultato del viaggio ideale di Koons fra i Musei del Louvre, il Kunsthistorisches Museum viennese, il Musée des Beaux-Arts di Rennes, la Alte Pinakothek  e la National Gallery di Londraè una collezione di borse e accessori della casa Vuitton chiamata appunto “Masters”. Ognuno degli accessori porta impresso una delle tele scelte, abbinate ad un richiamo in pelle dell’opera di Koons “Rabbit”. All’esterno, il monogramma LV della Maison si fonde con il JK dell’artista, abbinato al nome dell’autore del quadro scelto. All’interno una sorpresa: stampigliato sul fondo dell’accessorio di pelletteria la biografia dell’autore dell’opera e quella di Koons.

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