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Lo stile dei grandi artisti applicato alle nostre foto

Alcuni ricercatori dell’Università di Tubinga, in Germania, hanno sviluppato un algoritmo in grado di trasformare un’immagine digitale in un quadro. Replicando alla perfezione lo stile dei grandi maestri della pittura, da Van Gogh a Picasso, si potrà trasformare qualsiasi foto.

MILANO – Arte e tecnologia, stili pittorici che sono passati alla storia e realtà digitale. Da questi binomi nasce per la prima volta un metodo che riesce a replicare perfettamente le modalità artistiche dei grandi pittori per applicarle alle foto moderne. All’Università di Tubingen, in Germania, un gruppo di ricercatori ha infatti sviluppato un algoritmo che, tramite la tecnica del morphing, riesce a dar vita e a “dipingere” qualsiasi scatto nello stile dei grandi maestri della pittura, da Van Gogh a Picasso.

ALGORITMO NEURALE – Lo studio ha dato forma ad un codice complesso creato con l’obiettivo di dar vita ad una rete neurale artificiale in grado di apprendere come dipingere con lo stile di un grande artista e applicare il sapere ad un’immagine esistente. Il tocco unico che a geni del calibro di Van Gogh, Turner, Munch o Picasso costava sudore e lacrime potrà quindi essere riprodotto in meno di un’ora.

METODO APPLICATO PER LA PRIMA VOLTA ALL’ARTE – Tecnicamente il processo si chiama “apprendimento profondo” ed è un algoritmo già utilizzato da Google per il riconoscimento delle immagini, ma è la prima volta che viene realizzato un modello così avanzato da riuscire ad immagazzinare i dati riguardanti lo stile personale di artisti singoli in modo così preciso da replicarle in immagini casuali.

COME FUNZIONA – “Il sistema utilizza rappresentazioni neurali per separare e ricombinare il contenuto, e lo stile di qualsiasi immagine, fornendo un algoritmo neurale per la creazione di immagini artistiche”, si può leggere nel documento che i ricercatori hanno pubblicato dopo la scoperta. “Qui introduciamo un sistema artificiale basato su una Deep Neural Network che crea immagini artistiche di alta qualità percettiva”.

I RISULTATI MOSTRATI – Per mostrare i sorprendenti risultati ottenuti, i responsabili della ricerca hanno trasformato una fotografia che ritraeva dei semplici palazzi presso un fiume a Tubinga, trasfigurandola in dipinti che replicavano gli stili di Van Gogh ne La Notte Stellata, di Picasso, e di Munch in L’Urlo.

LE CAPACITÀ DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – Al di là della tecnica impressionante di per sè, il risultato non è solo un’altra variante scenografica su ciò che le macchine possono fare per tener viva la fiamma della loro relazione con l’uomo. Ciò che questo studio mette in luce, infatti, è la capacità che queste reti, progettate per simulare il comportamento dei neuroni a contatto con un imput sensoriale, hanno sviluppato nel separare lo stile di un’immagine dal suo contesto, insomma coglierne l’essenza portando ad un nuovo livello le capacità di apprendimento dell’intelligenza artificiale.

11 settembre 2015

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