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L’arte contemporanea africana rilegge la Divina Commedia

Per secoli, le opere letterarie di Dante e il suo linguaggio metaforico sono stati una fonte di ispirazione per numerosi artisti visivi, ispirando i capolavori di Sandro Botticelli, Eugène Delacroix, William Blake e Auguste Rodin, solo per fare alcuni esempi...

Il College of Art and Design Museum of Art di Savannah (SCAD) presenta per la prima volta negli Stati Uniti la mostra ”La Divina Commedia: Paradiso, Purgatorio e Inferno rivisitata da artisti africani contemporanei”. La monumentale esposizione esplora le sequenze tematiche del poema epico di Dante Alighieri attraverso le opere di oltre 40 artisti contemporanei provenienti da 19 paesi africani e della diaspora africana

MILANO – Per secoli, le opere letterarie di Dante e il suo linguaggio metaforico sono stati una fonte di ispirazione per numerosi artisti visivi, ispirando i capolavori di Sandro Botticelli, Eugène Delacroix, William Blake e Auguste Rodin, solo per fare alcuni esempi. Attraverso una varietà di supporti, questa mostra dimostra come i concetti visitati nel poema di Dante trascendano le tradizioni occidentali e risuonino nelle diverse culture contemporanee. Nel complesso, ‘La Divina Commedia: Paradiso, Purgatorio e Inferno rivisitata da artisti africani contemporanei’ esamina la vita, la morte e il potere totale dell’arte nel quotidiano di ognuno.

LA MOSTRA – Precedentemente presentata al Museum für Moderne Kunst di Francoforte sul Meno, all’inizio di quest’anno, il Museo SCAD (Savannah College of Art and Design Museum of Art di Savannah, Georgia) include opere mai esposte prima, come i lavori al neon di Kendell Geers, una serie di foto di Youssef Nabil, grandi opere su carta di Christine Beatrice Dixie, un’installazione sonora di Frances Goodman che incorpora tessuti a cascata dal soffitto, il giardino di calligrafia di Moataz Nasr e un collage di Wangechi Mutu. ‘La Divina Commedia: Paradiso, Purgatorio e Inferno rivisitata da artisti africani contemporanei’ si divide in tre macro-sezioni, che corrispondono alle tre cantiche del poema di Dante. La prossima tappa dell’esposizione (dopo il 25 gennaio 2015) sarà al Museo Nazionale di arte africana presso la Smithsonian Institution di Washington, DC.

4 novembre 2014

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