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”Kapoor Versailles”, le sculture che trasformano e scandalizzano la reggia più famosa del mondo

E’ iniziata due giorni fa e già sta facendo ampiamente parlare di sè. Sarà perché Anish Kapoor è uno scultore che ama giocare con l’arte, sarà perché una delle sei maxi installazioni da lui disposte nella reggia di Versailles è diventata l’oggetto di accese discussioni...

Una mostra di maxi istallazioni ospitata nella Reggia di Versailles, che gioca con l’immaginazione e sulle distorsioni spaziali. “Kapoor Versailles”, inaugurata il 9 giugno sarà aperta fino al primo novembre. Il celebre scultore smaterializza le forme e, allo stesso tempo, le concezioni classiche che appartengono al mondo dell’arte.

MILANO – E’ iniziata due giorni fa e già sta facendo ampiamente parlare di sè. Sarà perché Anish Kapoor è uno scultore che ama giocare con l’arte, sarà perché una delle sei maxi installazioni da lui disposte nella Reggia di Versailles è diventata l’oggetto di accese discussioni, ma la mostra “Kapoor Versailles” ha già molti occhi puntati addosso. L’artista britannico di origine indiana entra quest’anno a far parte degli illustri nomi che dal 2008 hanno trasformato la reggia parigina nell’ambito di un’iniziativa che accosta la tradizione barocca all’avanguardia dei nostri giorni.

 
GIOCHI ARTISTICI SCOLPITI NEL PAESAGGIO – Specchi deformanti, luci riflesse, senso di instabilità: è questa l’arte di Kapoor che si ritrova a Versailles. Lo scultore anglo- indiano gioca con la percezione dello spazio e trasforma i giardini della reggia più famosa del mondo n una realtà ancora più scenografica. La mostra sottolinea l’interesse di Kapoor verso l’essenza storica e architettonica del luogo : non una semplice occupazione dell’ambiente, ma un dialogo attivo e critico, capace di unire dimensioni temporali e artistiche differenti.

 
LO SCANDALO DI KAPOOR – Ciò che ha attirato particolarmente l’attenzione di critici, visitatori e media internazionali è “dirty corner”, un’ opera astratta in acciaio e pietra di 60 metri di lunghezza per 8 di altezza, interamente percorribile, già esposta alla fabbrica del vapore di Milano nel 2012, il cui aspetto cavernoso, dai connotati implicitamente erotici. Le interpretazioni sono state le più svariate e controverse , ma molti hanno finito per avvicinare l’istallazione all’immagine dell’organo sessuale femminile. Ma Massimo Minnini, celebre gallerista, sa guardare oltre e precisa “Nessuno scandalo nell’opera. Kapoor è lontano dal voyeurismo europeo, e il suo riferimento al maschile e al femminile ha radici nella cultura indiana, dove la sessualità trova spazio anche nei templi”.

 
ANISH KAPOOR – Uno dei più influenti scultori di questa generazione che durante la sua carriera ha dato vita una serie d’installazioni volte a indagare i temi portanti nel suo percorso artistico: l’androgino, ovvero la dicotomia femminile-maschile, la sessualità, il rito con un uso più ampio del mezzo scultoreo in sintonia con alcune ricerche degli anni sessanta, come l’arte povera o l’opera di Joseph Beuys. Tutti i lavori di Kapoor presuppongono una partecipazione complice dello spettatore e hanno dei titoli chiarificatori. Il titolo, infatti, come diceva Marcel Duchamp, è una parte fondamentale dell’opera.

11 giugno 2015

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