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Imago Mundi, l’arte bonsai che parla tutte le lingue del mondo

Luciano Benetton, figura eclettica dell'imprenditoria italiana oltre che appassionato d'arte, Presidente della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, di Fabrica e Direttore della rivista Colors assieme all'amico...

Imago Mundi è un progetto internazionale e itinerante di Luciano Benetton, che oggi sbarca a Treviso alla Casa dei Carraresi. Duemila lavori provenienti da tutto il mondo, piccole opere d’arte per raccontare il nostro pianeta, dalla Cina a Cuba, dalla Mongolia agli Stati Uniti, passando per la Romania e l’Azerbaigian

MILANO – Luciano Benetton, figura eclettica dell’imprenditoria italiana oltre che appassionato d’arte, Presidente della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, di Fabrica e Direttore della rivista Colors assieme all’amico e collaboratore Oliviero Toscani, presenta oggi a Treviso il suo progetto ”Imago Mundi”, all’interno della rassegna ”L’Arte dell’Umanità”. Una mappa visiva delle culture umane all’inizio del Terzo Millennio.

IMAGO MUNDIImago Mundi, letteralmente “Immagini del Mondo” e non c’è titolo più azzeccato di questo: immagini, duemila piccoli quadretti di 10×12 cm, racconti minuti di artisti più o meno famosi che in poco spazio hanno creato il biglietto da visita del loro Paese; tra l’altro l’espressione latina, coniata nel Medioevo, è molto espressiva anche per una carta geografica. «Imago Mundi è un progetto culturale, democratico e globale che guarda alle nuove frontiere dell’arte in nome della coesistenza delle diversità espressiva» afferma Luciano Benetton, promotore del progetto, il cui intento è quello di incoraggiare e diffondere l’arte e la sua conoscenza a tutti i livelli, affinché non sia una questione solo per pochi. Un nuovo atlante mondiale, che valica i confini geo-politici per affermare la supremazia dell’Arte. Imago Mundi è la collezione di lavori commissionati e raccolti da Luciano Benetton nei suoi viaggi intorno al mondo, coinvolgendo, su base volontaria e senza fini di lucro, artisti emergenti e non provenienti dai diversi paesi. L’intenzione di Luciano Benetton è quella di espandere questo progetto il più possibile, arrivando nel 2015 a coinvolgere 80 Paesi per un totale di oltre 10.000 opere d’arte. Dopo l’importante partecipazione alla Biennale d’Arte di Venezia 2013 e, nel recente mese di maggio, alla Dak’Art Off 2014, nell’ambito della XI edizione della Biennale d’Arte contemporanea africana di Dakar, Imago Mundi finalmente “torna a casa”.

LA FONDAZIONE – La Fondazione Benetton Studi e Ricerche, fondata nel 1987 per volontà della famiglia Benetton, come testimonianza del loro legame con il territorio veneto ma soprattutto trevigiano, vuole contribuire alla crescita civile e culturale della comunità. Il cuore del progetto sono il territorio e il paesaggio: storia, geografia, patrimonio naturale e culturale, il comportamento degli uomini che l’hanno abitata nel corso dei secoli. Il lavoro di ricerca della Fondazione Benetton è sostenuto dal centro di documentazione, che comprende una biblioteca, una collezione di mappe e di un archivio, (composto da oltre 60.000 libri, 200 periodici, 10.000 mappe, 30.000 foto), che della Fondazione un centro internazionale di eccellenza per la ricerca nel campo del paesaggio.

9 luglio 2014

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