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Il Museo per la Memoria di Ustica, gli 81 specchi neri per non dimenticare

SPECIALE USTICA - Il Museo per la Memoria di Ustica rievoca e documenta la strage del volo DC9 Itavia del 27 giugno 1980, attraverso materiale audio–video in visione al pubblico e un'installazione...

La strage di Ustica resta una ferita aperta per l’Italia, e il Museo per la Memoria di Ustica nasce affinché gli 81 passeggeri del volo non vengano dimenticati e venga fatta soprattutto chiarezza su una delle tragedie collettive più discusse della storia italiana

SPECIALE USTICA – Venerdì 27 giugno 1980 il DC9 Itavia durante il volo Bologna–Palermo precipita in mare causando la morte di ottantuno passeggeri. Il Museo per la Memoria rievoca e documenta la strage attraverso materiale audio–video in visione al pubblico attraverso alcune postazioni informatiche.

IL MUSEO – Il museo per la memoria di Ustica viene inaugurato in occasione del 21° anniversario del disastro, Venerdì 27 giugno 2007 a Bologna in Via Saliceto 5, presso gli ex magazzini dell’ATC, ove è tuttora conservato l’aereo così come fu ricostruito durante le indagini. Il progetto del Museo è stato realizzato grazie alla determinazione dell‘Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica presieduta da Daria Bonfietti, e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero della Giustizia, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna e Comune di Bologna.

INCHIESTA – Il governo francese, alla vigilia del trentaquattresimo anniversario, ha tolto il segreto di Stato sulla vicenda. L’autorizzazione arriva direttamente da François Hollande che ha autorizzato la sua aeronautica a collaborare con la magistratura italiana. Alcuni militari dell’armée de air hanno riconosciuto che la sera del 27 giugno 1980 i loro caccia della base di Solenzara (Corsica) volavano ancora; questo è un passo importante perchè l’ammissione dell’aeronautica francese cancella 34 anni di smentite. Siamo solo agli inizi, ma da Parigi dichiarano la loro collaborazione, mettendo a disposizione dei nostri inquirenti la documentazione della Difesa circa i movimenti – aerei e navali – nel Tirreno in quelle ore. Documentazione che finora era stata negata o rimessa parzialmente.

L’INSTALLAZIONE PERMANENTE –  All’artista francese Christian Boltanski è stato affidato dalla città il difficile compito di realizzare un’installazione permanente dal titolo “A proposito di Ustica”. L’installazione circonda i resti del DC9 che viene mostrato nella cornice suggestiva che l’artista francese ha appositamente creato. Le 81 vittime della strage vengono ricordate attraverso luci che dal soffitto del Museo si accendono e si spengono al ritmo di un respiro. Intorno al velivolo ricostruito, attaccati alle pareti si trovano 81 specchi neri che riflettono l’immagine di chi percorre il ballatoio, mentre dietro ad ognuno di essi  altrettanti altoparlanti emettono frasi sussurrate, pensieri comuni , per sottolineare la casualità e l’ineluttabilità della tragedia. L’artista ha in ultimo posizionato 9 grandi casse nere contenenti decine di oggetti personali appartenuti alle vittime, così invisibili agli occhi dei visitatori. Solo le loro immagini sono state ordinatamente impaginate da Boltanski nella ‘Lista degli oggetti personali appartenuti ai passeggeri del volo IH 870’, una pubblicazione che coinvolge lo spettatore direttamente nella memoria dell’avvenimento.

CHRISTIAN BOLTANSKIChristian Boltanski nasce a Parigi nel 1944. Da sempre l’opera di Christian Boltanski analizza il concetto di tempo, l’aspetto reliquiale della testimonianza e la sua esposizione attraverso forme installative rigorose e suggestive. Per Boltanski la dimensione evocativa del ricordo impone visioni molteplici e soggettive, ogni narrazione rimanda all’azione e alla ridefinizione di una realtà che ci vede sempre e costantemente protagonisti e complici.

 

27 giugno 2014

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