Al Museo del Tessile di Chieri, dal 13 novembre al 13 dicembre 2025, prende vita Il fuso di Kronos, il nuovo progetto artistico di Lev Nikitin, artista e attivista russo di fama internazionale, oggi residente in Piemonte.
La mostra, promossa dalla Fondazione Chierese per il Tessile con il sostegno del Comune di Chieri e della Regione Piemonte, raccoglie venti opere tra dipinti a olio, costumi teatrali e una monumentale installazione site‑specific realizzata con scarti di tessuto denim, luci e suoni.
Un percorso sensoriale e concettuale che affronta, con forza poetica e politica, il rapporto tra materia e spirito, produzione e distruzione, identità e vuoto.
Il fuso di Kronos: La mostra di Lev Nikitin un’artista in esilio
Il fuso di Kronos – Lev Nikitin Museo del Tessile di Chieri (via Santa Clara, 6) 📅 13 novembre – 13 dicembre 2025 Inaugurazione: giovedì 13 novembre alle ore 16.00 Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: prenotazioni@fmtessilchieri.org Orari: martedì mattina per le scuole; mercoledì e sabato 15:00 – 18:00 Biglietto Museo + Mostra temporanea: € 3 – Visite guidate su appuntamento www.fmtessilchieri.org
Lev Nikitin un artista tra esilio e rinascita
Nato nel 1985 in Kazakistan e cresciuto a Mosca, Nikitin lascia la Russia nel 2022 in seguito al conflitto russo‑ucraino e alle discriminazioni contro la comunità LGBTQ+. Dopo aver ottenuto asilo politico in Italia, trova in Chieri una nuova casa e un terreno fertile per la sua ricerca.
La migrazione, per lui, non è soltanto una condizione biografica, ma diventa il centro della sua poetica: l’arte come atto di ricostruzione e rinascita, come tela su cui rifare se stessi. Nikitin, formatosi nella grande scuola pittorica russa, ha lavorato a lungo nel teatro moscovita, in particolare al Teatro alla Taganka, realizzando scenografie e costumi di straordinaria intensità visiva.
A Chieri ha potuto intrecciare questa eredità con la tradizione tessile del territorio, dando vita a un linguaggio ibrido che unisce pittura, performance e fiber art. Il fuso come metafora del tempo e del potere Il titolo della mostra, Il fuso di Kronos, evoca il tempo che scorre e divora, ma anche la possibilità di riscriverne il ritmo.
Il fuso, strumento arcaico della tessitura, diventa metafora di un destino che può essere disfatto e ritessuto. Come spiega l’artista: “Kronos che divora i suoi figli non è solo un mito antico: è la logica dei sistemi sociali e culturali che consumano se stessi. Il mio lavoro tenta di ascoltare il vuoto, di riconoscerlo come una struttura costruita, quasi sacra.”
Le tre Moire, figure mitiche che filano e recidono il filo della vita, rivivono in tre costumi teatrali realizzati con materiali di riciclo provenienti dal Museo del Tessile, impreziositi da passamanerie e filati chieresi. Questi abiti‑scultura si animano nello spazio come presenze rituali, in un dialogo con il mito e con la contemporaneità.
Arte, industria e coscienza collettiva
Come sottolinea Melanie Zefferino, presidente della Fondazione Chierese per il Tessile, la mostra si fa anche riflessione critica sul mondo della produzione e del consumo. “L’opera di Nikitin affronta i modelli alienanti del sistema economico globale e i processi distruttivi del fast fashion.
Il tessile, materia simbolo di civiltà, diventa metafora di una crisi etica e ambientale, ma anche di un possibile riscatto.” Le tele esposte, in cui le figure si disgregano in manichini o frammenti di corpo, testimoniano la capacità pittorica dell’artista e la sua ricerca di un colore vibrante, in equilibrio tra classicità e tensione esistenziale.
Nei quadri Venere e Senza titolo il corpo femminile è al tempo stesso materia e spettro, bellezza e disfacimento: allegoria di un’umanità sospesa tra desiderio e perdita. Un teatro della crudeltà contemporaneo Nikitin concepisce la mostra come un’azione teatrale ispirata al Teatro della Crudeltà di Antonin Artaud.
Lo spettatore non è chiamato a contemplare, ma a vivere: luci, suoni e tessuti si combinano per creare un ambiente che colpisce i sensi e smuove l’interiorità. Il suo “teatro del vuoto” diventa una forma di resistenza etica, un invito a ricostruire senso e legami in un’epoca dominata dall’eccesso e dall’indifferenza.
Un dialogo tra culture e fili di memoria
La mostra segna un momento importante anche per la città di Chieri, che con la collezione civica “Trame d’Autore” si conferma centro propulsivo della fiber art internazionale.
Con Il fuso di Kronos, il Museo del Tessile rinnova la sua vocazione di luogo in cui arte e industria dialogano nel segno della sostenibilità e della memoria. Lev Nikitin, che ama definirsi “un Penelope contemporaneo”, disfa e ricuce la trama della vita con pazienza e rigore, trasformando il dolore in creazione. Il suo lavoro intreccia tradizione russa, sensibilità queer e riflessione filosofica, proponendo una visione dell’arte come tessitura infinita di identità, storie e mondi.
