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I mondi sensoriali di Cildo Meireles in mostra per la prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia, la mostra ''Cildo Meireles. Installations'' è dedicata a uno dei più importanti artisti del panorama internazionale che lavora sulla multisensorialità...

Pirelli HangarBicocca presenta, fino al 20 luglio, la mostra ”Cildo Meireles. Installations”

MILANO – Per la prima volta in Italia, la mostra ”Cildo Meireles. Installations” è dedicata a uno dei più importanti artisti del panorama internazionale che lavora sulla multisensorialità. In esposizione al Pirelli HangarBicocca fino al 20 luglio, la personale è curata da Vicente Todolí e comprende grandi installazioni prodotte dall’artista dal 1970 ad oggi in cui il pubblico sarà fisicamente coinvolto.

LA MOSTRA – Il percorso all’interno di Pirelli HangarBicocca si snoda attraverso dodici opere, undici installazioni di grandissime dimensioni e una scultura in scala microscopica: si parte da un cubo di 9 millimetri di legno sacro e si arriva alla riproduzione di un pontile che si affaccia su un mare di diciassettemila libri. Parzialmente coprodotta con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (Madrid, Spagna) e con il Museu de Arte Contemporânea de Serralves (Porto, Portogallo), la personale di Cildo Meireles rappresenta un’occasione unica per confrontarsi con lo sguardo lirico di questo straordinario conoscitore dei linguaggi artistici, capace di restituire una visione del mondo eterogenea e mai scontata. E’ la minuscola scultura “Cruzeiro do Sul” (1969-1970) che, provocatoriamente, apre la mostra, in contrasto con il grande spazio e in dialogo con le altre imponenti installazioni: l’opera è un cubo di 9 millimetri in legno di pino e quercia, gli alberi sacri degli indigeni d’America. L’icona della distesa d’acqua come spazio senza confini viene proposta in “Marulho” (1991- 1997) che consiste nella riproduzione di un lungo pontile di legno che sovrasta un pavimento di 17 mila libri con immagini del mare. Per attirare l’attenzione dello spettatore, voci diverse ripetono la parola “acqua” in varie lingue. L’opera è uno degli esempi più spettacolari della tecnica dell’accumulo utilizzata da Meireles.

L’ARTISTA – Conosciuto per essere uno dei pionieri del movimento internazionale dell’arte concettuale, Cildo Meireles (Rio de Janeiro, 1948) ha con il tempo superato i limiti di qualsiasi tendenza artistica. Sperimentando strategie di pensiero e tecniche differenti, utilizza nelle sue sculture e installazioni un’ampia varietà di oggetti e materiali scelti per il loro significato simbolico. Esplora la percezione umana nella sua totalità, affrontando temi universali anche drammatici come la dittatura, il colonialismo, la globalizzazione e la repressione dei diritti umani. Sono diventate celebri le incursioni artistiche degli anni Settanta vissute in quegli anni come un vero e proprio sistema di controinformazione in Brasile: sul vetro delle bottiglie vuote di Coca-Cola, destinate poi a essere riempite e messe in vendita, venivano per esempio stampigliati con vernice bianca messaggi critici nei confronti della dittatura militare. Analoghe scritte erano impresse con un sistema di timbri sulle banconote in circolazione. Cildo Meireles è stato uno dei primi artisti brasiliani a partecipare a una mostra al MoMA di New York (1970) e il primo in assoluto ad avere avuto una mostra personale alla Tate Modern di Londra (2008). Annovera diverse partecipazioni nelle più importanti rassegne come Documenta a Kassel (2002) e la Biennale di Venezia (2009).

31 marzo 2014

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