MILANO – Henri Rousseau divenne un artista a tempo pieno all’età di quarantanove anni, dopo essersi ritirato dal suo incarico presso l’ufficio doganale di Parigi (da cui derivò il suo famoso soprannome, ‘il Doganiere”. Anche se fu un grande ammiratore di artisti come Bouguereau e Gérôme, il Rousseau autodidatta è diventato l’archetipo del neofita ingenuo. La sua tecnica dilettantesca e le composizioni insolite provocarono la derisione dei critici contemporanei, mentre riuscirono a fargli guadagnare il rispetto e l’ammirazione di artisti moderni come Pablo Picasso e Wassily Kandinsky, per i quali la sua arte aveva la capacità di rivelare ‘nuove possibilità di semplicità’. Nelle sue opere più note è spesso presente una giungla lussureggiante. L’ispirazione per queste ambientazioni non veniva dall’esperienza diretta (l’artista non lasciò mai la Francia), ma dalle frequenti visite ai giardini e allo zoo di Parigi. Per ricordarlo oggi, ecco 5 delle sue opere più celebri.
‘Io, ritratto-paesaggio‘, 1890, olio su tela, National Gallery, Praga.
‘Sorpresa! Tigre nella giungla in tempesta‘, 1891, olio su tela, National Gallery, Londra.
‘Zingara addormentata‘, 1897, olio su tela, Museum of Modern Art, New York.
‘Leone affamato che azzanna un’antilope‘, 1905, olio su tela, Ernst Beyeler Collection, Basilea.
‘Il sogno‘, 1910, olio su tela, Museum of Modern Art, New York.