A meno di un mese dalla sua chiusura, la mostra che celebra il genio di Pablo Picasso, in programma al Palazzo delle Paure di Lecco fino al 13 luglio, continua a ottenere un eccezionale successo di pubblico. A tutt’oggi infatti, sono stati 9000 i visitatori che hanno ammirato le 100 incisioni dell’artista catalano, in grado di rivelare la sua evoluzione stilistica, dal cosiddetto periodo blu al dopoguerra
MILANO – La mostra ”Nel segno di Picasso” in programma fino al 13 luglio al Palazzo delle Paure di Lecco, sta riscuotendo un enorme successo di pubblico e di questo passo, sono previsti numeri da record, come si conviene ad uno dei più grandi esponenti dell’arte del Novecento.
LA MOSTRA – “Nel segno di Picasso”, che celebra i trent’anni di attività della Galleria Bellinzona, promossa dal Comune di Lecco, col patrocinio della Regione Lombardia, presenta alcuni dei cicli grafici più importanti del genio catalano, a partire dai Saltimbanchi, realizzati tra il 1904 e il 1906, a cavallo tra i periodi blu e rosa che racchiudono in maniera esemplare l’immaginario figurativo del giovane Picasso. Il percorso espositivo prosegue con “Sogno e menzogna di Franco” (Sueño y Mentira de Franco), incisioni contemporanee a Guernica, che riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola; si passa poi ai fogli creati per illustrare le poesie di Luis de Góngora, poeta del siglo de oro spagnolo, e a quelli realizzati per la Carmen di Prosper Mérimée per poi idealmente chiudersi con la ‘Celestina’, la serie di sessantasei lastre, incise all’acquaforte e all’acquatinta apparsa nel 1971, anno in cui Picasso compì novant’anni.
PABLO PICASSO – Picasso è stato un pittore e scultore spagnolo (1881-1973). Tra i protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l’arte contemporanea, dando vira alla corrente del Cubismo. Tra il 1901 e il 1904 le sue opere, che ripropongono nei temi espressioni dolenti di tragiche condizioni umane e sociali, sono caratterizzate da un disegno stilizzato e pungente, da una intonazione monocroma blu che definisce duramente i volumi (periodo blu). Dal 1904 acrobati, suonatori ambulanti, arlecchini popolano le sue tele e i suoi disegni, con note di tenera malinconia, mentre il blu è sostituito da tonalità grigio-rosa (periodo rosa). Tra le sue opere più famose, basta ricordare la Guernica, simbolo della violenza e della brutalità della guerra.
22 giugno 2014
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