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”Gli attributi dell’architetto” secondo il designer Michele De Lucchi

Il 5 settembre presso il Teatro Bibiena di Mantova, durante il fitto programma di appuntamenti del Festivaletteratura, è stata presentata in anteprima l'ultima creatura editoriale di Michele De Lucchi, architetto e designer di fama internazionale...

Presentato in anteprima al Festivaletteratura di Mantova il 5 settembre, il nuovo volume di Michele De Lucchi ”Gli attributi dell’architetto” edito da Corraini Edizioni, è un simpatico ed ironico testo, in puro stile De Lucchi, che spiega gli aggettivi che solitamente si attribuiscono ad un architetto/designer. Una sorta di vocabolario di questo mestiere particolare, il cui campo d’azione, per dirla con una frase di Walter Gropius, va ”dal cucchiaio alla città”

MILANO – Il 5 settembre presso il Teatro Bibiena di Mantova, durante il fitto programma di appuntamenti del Festivaletteratura, è stata presentata in anteprima l’ultima creatura editoriale di Michele De Lucchi, architetto e designer di fama internazionale, dal titolo ”Gli attributi dell’architetto” edito da Corraini Edizioni. Incalzato dalle domande di Beppe Finessi, critico del design e curatore dell’ultima edizione del Triennale Design Museum di Milano, Michele De Lucchi ha inoltre ripercorso la sua ricca carriera professionale, dagli esordi fino ad oggi; parlando della sua professione, dei suoi eroi (Achille Castiglioni ed Ettore Sottsass) e di cosa debbano fare i giovani che si approcciano a questo mestiere.

ATTRIBUTI CON IRONIA – Michele De Lucchi spiega così il suo libro: «Si dice spesso ed è risaputo che per essere bravi architetti bisogna possedere gli attributi. Nessuno però dice mai quali. Con questo dizionario sarà più facile indagare sul significato vero e presunto degli aggettivi più usati non solo dagli architetti, ma anche dai committenti e da tutti coloro che girano attorno al mondo dell’architettura. Le mille e più voci sono scientificamente comprovate per la semplice ragione che non esiste letteratura di riferimento e conseguentemente sono state elaborate esclusivamente in base all’esperienza e allo stato d’animo del momento. Sono tutte nate estemporaneamente.»

Il volume non è altro che un glossario con oltre 1200 voci per capire il linguaggio di tutti coloro che ruotano attorno al variegato mondo dell’architettura, e che spesso usano un linguaggio carico di sottintesi, non sempre del tutto decifrabile dai “non addetti ai lavori”. Parole di uso comune, come “piacevole”, “poetico”, “funzionale”, o “decorativo” che assumono tutt’altro significato se il nostro interlocutore è un architetto.

Ad esempio alla lettera C troviamo

c1

c2

BIOGRAFIA DI UN MAESTROMichele De Lucchi nasce a Ferrara nel 1951 e si laurea in Architettura a Firenze; ben presto diventa uno dei protagonisti di movimenti come Cavart, Alchimia e Memphis. Ha disegnato prodotti per Artemide, Dada Cucine, Kartell, Poltrona Frau e Olivetti, solo per citarne alcuni, elaborando teorie sull’evoluzione dell’ambiente di lavoro e sviluppando numerosi progetti sperimentali. Ha progettato anche edifici per uffici, realizzati in Giappone, Germania e Italia. Dal 1999 è stato incaricato della riqualificazione di alcune centrali elettriche dell’Enel.

Ha progettato edifici per musei pubblici e privati e curato allestimenti di mostre d’arte e design. Il lavoro professionale è stato sempre accompagnato dalla ricerca personale sui temi del progetto, del disegno, della tecnologia e dell’artigianato. Chiamato nel 1951 a costruire il primo Museo di Design, all’interno de La Triennale di Milano, De Lucchi ne ha anche recentemente ammodernato gli uffici e nel 2007 ha ideato il celebre ponte che collega La Triennale al Triennale Design Museum. Tra i numerosi riconoscimenti internazionali, De Lucchi ha vinto i premi Good Design (Giappone), Compasso d’Oro, Premio Smau, IF Hannover, Design Plus. Nel 2000 è stato insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti nel campo del design e dell’architettura.

13 settembre 2014

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