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Gif, l’arte 3.0 in mostra agli spazi smART di Roma

Fino al 22 luglio l'esposizione capitolina ma internazionale a cura di Valentina Tanni e Saverio Verini

MILANO – Le gif animate sono un fenomeno popolarissimo della nostra epoca. Leggere, divertenti e ipnotiche, vengono usate sempre più spesso per comunicare su Internet, dove spopolano sui social network. Meno noto è il loro utilizzo come piattaforma creativa. Sempre più artisti infatti sperimentano con questo formato, sfruttando la sua leggerezza, la sua estrema compatibilità e il suo carattere “popolare”.

 

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“STOP AND GO – “L’arte delle gif animate”, debutta a Roma, negli spazi di smART – polo per l’arte, dove è allestita fino al 22 luglio. La mostra che esalta l’arte 3.0 analizza il punto di vista geek dell’arte, un’arte che si fa virale, condivisibile grazie all’animazione e ai social. Capolavori e bellezza che viaggiano senza limiti in tutto il mondo attraverso un semplice click. Tra gli artisti presenti James Kerr / Scorpion Dagger, che fa parte della collettiva STOP AND GO insieme a Bill Domonkos, Zack Dougherty, Roberto Fassone, Carla Gannis, Lorna Mills, Marco Calabrese & Alessandro Scali (Okkult Motion Pictures), Chiara Passa. 

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IL MONDO GIF – Il progetto a cura di Valentina Tanni e Saverio Verini promette un viaggio attraverso il fenomeno delle gif animate protagoniste della nostra epoca. L’acronimo che le definisce sta per Graphics Interchange Format favorite dalla diffusione sui social network soprattutto Tumblr (che ne ha fatto un segno distintivo) ma più di recente anche Facebook, Twitter e le chat Telegram e Snapchat. Le gif vengono utilizzate non solo come ‎piattaforma creativa, ma anche come elemento linguistico all’interno delle ‎conversazioni online, al pari delle più note emoticon. Ogni autore presenterà il proprio lavoro ‎attraverso un allestimento dinamico, trasferendo ‎queste opere “native” del web all’interno dello spazio espositivo di smART – polo per l’arte. Durante la mostra verranno inoltre organizzate molteplici attività collaterali, tra cui un talk pubblico con i curatori e gli artisti, e un workshop teorico-pratico.

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