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Fantasia, colore e vitalità nelle tele di Paolo Salvati

Il mondo dell’arte oggi celebra il primo anniversario della scomparsa di Paolo Salvati, un pittore che non ha mai obbedito allo sterile razionalismo delle forme classiche, ma che ha saputo interpretare la realtà filtrandola sempre attraverso la sua fervida e colorata fantasia.

“Il colore è il mio vero ed unico amico, che mi consola senza mai rimproverarmi di nulla”

MILANO – Il mondo dell’arte oggi celebra il primo anniversario della scomparsa di Paolo Salvati, un pittore che non ha mai obbedito allo sterile razionalismo delle forme classiche, ma che ha saputo interpretare la realtà filtrandola sempre attraverso la sua fervida e colorata fantasia.

 

UN ARTISTA IN CONTINUA RICERCA – Nasce a Roma il 22 febbraio del 1939, fin da piccolo evidenzia una sensibilità creativa, è portato verso il disegno libero e il colore. Espone dal 1967 al 1969 a Cagliari, Oristano, Bosa, Ghilarza, Paulilatino, nel 1970 a Roma alle Rassegne di Arti Plastiche e Figurative di Trinità dei Monti e Galleria Alberto Sordi già Galleria Colonna. Partecipa in molte mostre collettive come i 100 pittori di via Margutta e altre manifestazioni di pittura estemporanea. Esperto nella progettazione di cornici artigianali, ricerca nuovi materiali per la lavorazione di collanti a freddo per l`applicazione di oro e argento vero in foglia, incisioni personalizzate, creazioni che utilizzerà per vestire i suoi dipinti. Amante della musica classica per chitarra da concerto, progetta e costruisce di uno strumento nuovo, nel timbro, forme, misure, materiali, elaborazione finalizzata alla costruzione di una chitarra classica da concerto, sempre personalizzata, spesso intima. Ritrattista, lavora a Roma in Piazza Navona dal 1973 al 1993, dipinge su cavalletto miniature olio su tavola che raccontano monumenti e anche paesaggi di fantasia, realizza numerosi ritratti su carta, successivamente olio su tela. Abbandona la storica Piazza Navona dopo l’incontro occasionale lo storico e collezionista di opere d’arte nell’estate del 1993, Principe Don Agostino Chigi Albani della Rovere, critico e storico dell’arte, mecenate, che interessato a visionare dipinti e disegni segnava una nuova strada da percorrere.

 

PREMI E RICONOSCIMENTI – Dagli anni novanta vince primi premi in differenti edizioni di pittura estemporanea, nel dicembre 1996 riceve a Roma in Galleria l’Agostiniana presso la Rassegna d’Arte Contemporanea il premio ArtItalia, espone il dipinto Scogliera in Notturno olio su tela 50×60 del 1995. Gli viene assegnato il primo premio alla IV edizione del concorso di Pittura Estemporanea di Anticoli Corrado, con un dipinto olio su tela 50×60 raffigurante Le Stalle, opera esposta al Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado al Palazzo Baronale nel Civico museo di arte moderna (Anticoli Corrado). Verso la fine degli anni cinquanta del 900 trova il riscatto lirico all’invadenza razionalistica, scientifica e, libero da formalismi accademici, dipinge per scelta soggetti inventati. Paolo Salvati si spenge a Roma il 24 giugno 2014.

 

LUCE, COLORE, EMOZIONI – Paolo Fontanesi scrive che era “un artista che ha sempre osservato tanto nell’arte e ascoltato tanto nella musica. Che ha saputo attingere dalle arti senza mai riprodurre nulla che non fosse stato digerito dalla sua anima portentosa. Capace di trasformare ogni sprazzo di luce e colore, in emozioni. Una grande storia della pittura attraverso la quale l’artista ha scoperto la sua relazione segreta con la natura, quindi l’amore per gli elementi del paesaggio. Dove a ogni tocco di pennellata, densa e vigorosa, riusciva a eguagliare il mito di una bellezza assoluta e a tratti inarrivabile.”

24 giugno 2015

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