I musei dedicano da sempre tempo e minuzia alla conservazione di reperti storici messi a disposizione del pubblico attraverso le mostre. Per questo il futuro degli spazi culturali è sempre in evoluzione grazie al costante lavoro di curatori, educatori del museo e volontari che si adoperano per rendere al meglio la vistita degli spettatori. Anche se si tratta di un un luogo pubblico, molto spesso i visitatori sembrano confondere il luogo per un parco giochi o un centro commerciale.
Gli errori da evitare quando si visita un museo
Per rendere nel miglior modo possibile il percorso all’interno e perseverare le opere per le generazioni future, è opportuno seguire delle regole che tutti dovrebbero rispettare. Tratto da T+L , ecco gli errori più comuni che si commettono quando si visita un museo e che occorre evitare.
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Parlare ad alta voce
Il chiacchiericcio anche se a bassa voce rovina il giro della visita alle persone che ci stanno intorno. Si finisce per trovare le sale dei musei vuote pur di non sentire le voci assordanti dei bambini o le chiacchiere degli adulti che intrattengono conversazioni personali.
Sì, lo so bene che a volte è come ritrovarsi di fronte a un vecchio amico: un autoritratto che conosciamo bene ci ispira un sorriso, e uno nuovo un’espressione curiosa o magari una frase del tipo: ‘Ah, bello!’. Ma per non farci notare troppo, occorrerebbe evitare reazioni simili.
Le gallerie dei musei non sono lo spazio ideale per dialogare, quindi, sarebbe opportuno scegliere altre location per questo.
Portare borse troppo piene
Molte volte le opere esposte si trovano collocate in luoghi piccoli e che non permettono grande libertà di movimento. Prima di entrare nel museo è opportuno controllare le proprie borse e svuotarle del superfluo per evitare che le eccessive dimensioni possano urtare un prezioso artefatto o una scultura.
Spintonare
Accade che davanti alla visione di un’opera d’arte di un certo rilievo, ci si lasci trasportare dal troppo entusiasmo. In questi casi è opportuno mantenere un certo contegno evitando un tono di voce alto e cercare di non spintonare la folla. Con pazienza arriverà anche il nostro turno.
Sostare troppo tempo davanti un’opera
E’ normale ripercorrere più volte lo stesso percorso durante la visita ma bisognerebbe avere l’accortezza e l’educazione di non sostare per troppo tempo davanti all’opera: le persone che attendono in coda dietro di te aspettano il loro turno! Cosi come bisognerebbe evitare di camminare davanti ad altre persone mentre queste stanno osservando.
Rispondere al telefono
Capita di ricevere delle telefonate mentre siamo intenti a guardare la mostra. Rispondere al cellulare non solo disturba la concentrazione delle persone a noi attorno, ma rovina anche la nostra esperienza. Il modo migliore per comunicare con l’esterno è rispondere per messaggi.
Basti pensare alle regole in vigore al Metropolitan Museum di New York city che non permette al pubblico di rispondere alle telefonate nemmeno nei corridoi.
Postare subito su Instagram
Perché rovinare la propria visita al museo fotografando, scegliendo filtri e didascalie per postare immediatamente sul proprio profilo Instagram ciò che si sta vedendo? Sarebbe più opportuno aspettare il momento giusto per poter far vedere ai nostri follower cosa abbiamo avuto modo di vedere.
Utilizzare il flash
Ove sia consentito scattare delle foto, assicuratevi che il flash sia spento prima di fare click sul tasto del telefono o della macchinetta fotografica. Questo perrchè il flash, proprio come un fulmine, potrebbe distruggere il materiale di cui è composto l’artefatto. Prestare dunque attenzione ai cartelli di avviso.
Usare i bastoni dei selfie
Nel mese di Gennaio c’è una giornata dedicata ai selfie nel museo per invogliare le persone a uscire e recarsi negli edifici. Le opere d’arte sono un buon modo per esprimere la propria creatività e per aggiornare i nostri blog o profili social. Attenzione però a scattare foto senza muoversi troppo. Per questo si evita l’utlizzo dei bastoni dei selfie che a causa di movimenti distratti potrebbero urtare gli artefatti.
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Fotografare tutto
Anche se ci siamo recati alla mostra del nostro artista preferito, è consigliabile non fotografare tutto ciò che si presenta ai nostri occhi. Molte volte si tende a fotografare le descrizioni legate alle opere dimenticando però che queste si possono trovare facilmente anche su internet.
il consiglio, quindi, è quello di non perdere del tempo con i filtri del tuo cellulare o a studiare quale inquadratura migliorerebbe la fotografia che vuoi fare, quando potresti semplicemente osservare l’opera fissando nella memoria l’istante della visita. Una fotografia, per quanto ben fatta, è destinata a perdersi nell’archivio del “già visto” o del “già fatto”. È l’attimo, l’impressione, l’emozione che rimarrà sempre con te.
Non prestare attenzione a dove si cammina
Cosa essenziale a cui prestare attenzione mentre si cammina tra le opere sono le zone delimitate, cartelli di divieti o a quello che si potrebbe trovare per terra legato all’esposizione. L’ultima cosa che si vorrebbe creare è un effetto domino che termina con qualcosa di rotto.
Non avvalersi di una guida
Specialmente nei musei piccoli è consigliato seguire la guida o avvalersi delle guide presenti all’interno di specifiche app. Questo per evitare di soffermarsi troppo tempo nel leggere frasi descrittive che ci risultano poco chiare.
Crearsi troppe aspettative da una mostra
Uno dei più grandi miti che ruotano attorno ai musei è che questi debbano suscitare per forza in noi qualche particolare emozione. Anche se alcune esposizioni possono avere un alto valore emozionale, non è detto che lasceranno in noi lo stupore che ci aspettiamo. Non tutti possono restare suggestionati, “vittime” della sindrome di Stendhal.
Quante volte ci è venuta la tentazione di sfiorare con le dita una scultura di Bernini o del divino Michelangelo per coglierne, attraverso il tatto, la morbidezza dell’incarnato. Ma tra allarmi, transenne e (soprattutto) buon senso ciò potrebbe risultare assai difficile. Nel caso di un quadro però ci si può comunque immergere totalmente con lo sguardo al loro interno.
Il cartello “Vietato toccare” dovrebbe essere riproposto all’infinito. Questo perché sembra che in molti non facciano caso al monito o, forse, lo ignorino volutamente. Gli artefatti, essendo oggetti preziosi di un museo, non devono essere toccati o maneggiati, per garantirne la loro integrità. Per gli studenti più dinamici e interattivi ci sono musei specifici da poter visitare.