Domenica al museo, il Comunicato stampa del Ministero
“Il 1° ottobre si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.
A settembre l’affluenza registrata è stata di 269.114 persone”.
I musei gratuiti a Firenze
Firenze è una città meravigliosa. Il capoluogo della Toscana offre uno dei centri storici più affascinanti del nostro paese, con edifici e architetture rinascimentali che lasciano senza fiato.
Se questo fine settimana vi trovate in queste zone, non possiamo che consigliarvi di fare un giro per le strade della città senza rinunciare però agli interessantissimi appuntamenti con l’arte e la cultura che vi elenchiamo di seguito.
Gallerie degli Uffizi
Uno dei musei più famosi del mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche sarà visitabile gratuitamente grazie a Domenica al museo. Si tratta degli Uffizi.
Le sue raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi. Basta ricordare i nomi di Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio.
Importanti sono anche le raccolte di pittori tedeschi, olandesi e fiamminghi. Tra questi: Dürer, Rembrandt, Rubens.
La Galleria è situata al secondo e primo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari come sede dei principali uffici amministrativi dello stato toscano.
Museo archeologico nazionale di Firenze
Se amate l’archeologia, questa domenica non potete non fare un salto al Museo Archeologico di Firenze.
La formazione del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei più antichi in Italia, si colloca all’interno di un fenomeno di portata europea: la nascita di musei come istituzioni statali legate alla formazione delle nazioni moderne.
Oggi, dopo una serie di peripezie e cambiamenti, nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze è possibile vedere gran parte delle antiche collezioni mediceo-lorenesi, il Museo Egizio (inclusa una scelta delle stoffe copte), parte della sezione topografica, con grandi complessi funerari etruschi provenienti da tombe principesche, il giardino monumentale e una ricca selezione dei vasi greci rinvenuti nelle tombe etrusche, alcuni di quali rinomati in tutto il mondo, come il celebre Vaso François.
Palazzo Pitti
Fra le mete imprescindibili di questa domenica all’insegna dell’arte gratuita deve esserci anche Palazzo Pitti.
Acquistato nel 1550 da Cosimo I de’Medici e dalla moglie Eleonora di Toledo per trasformarlo nella nuova residenza granducale, Palazzo Pitti diventò ben presto il simbolo del potere consolidato dei Medici sulla Toscana.
Reggia di altre due dinastie, quella degli Asburgo-Lorena e dei Savoia, che lo abitarono in veste di reali d’Italia dal 1865, Palazzo Pitti porta ancora il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, che alla metà del Quattrocento lo volle edificare – forse su disegno di Brunelleschi – al di là dell’Arno, ai piedi della collina di Boboli.
Attualmente è sede di cinque diversi musei: il Tesoro dei Granduchi e il Museo delle Icone Russe, con la Cappella Palatina, al pianterreno, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo, la Galleria d’Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.
Giardino di Boboli
Infine, fra le numerose mete che dovreste valutare questa domenica, vi segnaliamo anche il Giardino storico, ovvero quell’ampio spazio verde che sale verso la collina omonima e connesso alla Reggia di Pitti, che lo fronteggia, fu iniziato nel 1549, su disegno del Tribolo, per la duchessa Eleonora di Toledo, è stato ampliato e modificato nei secoli successivi.
Usato per gli svaghi della corte granducale, fu aperto al pubblico nel 1766 al tempo di Pietro Leopoldo di Lorena. È stato musealizzato nel 1992.
Rappresenta uno dei maggiori esempi di giardino all’italiana, che dà ordine razionale alla natura e arricchisce le geometrie dei viali e delle piante con grotte, statue e fontane.
Di particolare rilievo artistico le antiche statue romane e quelle di importanti scultori del Rinascimento come Baccio Bandinelli e Giambologna e le grotte, le fontane, l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte.