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Dal Seicento a Andy Warhol, la rappresentazione del cibo nell’Arte

In previsione di Expo2015, la città di Brescia presenterà il 25 gennaio la mostra ''Il cibo nell'Arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol'', che segna il forte legame che unisce il cibo alle arti figurative e coniuga la tradizione enogastronomica con la cultura artistica italiana, in un arco temporale di oltre quattro secoli...

Palazzo Martinengo a Brescia presenta un viaggio alla scoperta della rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle varie epoche storiche, dall’arte antica attraverso le opere di Campi, Baschenis, Ceruti, Figino, Recco, a quella moderna e contemporanea, con Magritte e de Chirico, Manzoni, Fontana e Lichtenstein, fino a Andy Warhol

MILANO – In previsione di Expo2015, la città di Brescia presenterà il 25 gennaio la mostra ”Il cibo nell’Arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol”, che segna il forte legame che unisce il cibo alle arti figurative e coniuga la tradizione enogastronomica con la cultura artistica italiana, in un arco temporale di oltre quattro secoli.

LA MOSTRA – Il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio iconografico e cronologico, rivelerà quanto i pittori attivi tra XVII e XIX secolo amassero dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre d’origine, e farà scoprire pietanze e alimenti oggi completamente scomparsi di cui è difficile immaginare anche il sapore. Inoltre, grazie alla collaborazione con alcuni dei più rinomati dipartimenti di Scienze Alimentari delle Università italiane, che analizzeranno in maniera scientifica le tavole imbandite e le dispense immortalate nelle tele del ‘600 e ‘700, si potranno attingere preziose informazioni sull’alimentazione e i gusti dell’epoca.

LE OPERE – Con oltre 100 opere esposte, dieci saranno le sezioni tematiche: L’allegoria dei cinque sensi, Mercati dispense e cucine, La frutta, La verdura, Pesci e crostacei, Selvaggina da pelo e da penna, Carne salumi e formaggi, Dolci vino e liquori, Tavole imbandite, Il cibo nell’arte del XX secolo. Chiuderà idealmente la visita la spettacolare Piramide alimentare, installazione appositamente realizzata per l’occasione dall’artista Paola Nizzoli. Tra i capolavori esposti, spiccano i Mangiatori di ricotta di Vincenzo Campi, il Piatto di pesche di Ambrogio Figino (la prima natura morta della Storia dell’Arte italiana, dipinta circa un lustro prima della Canestra di Caravaggio), quello che la critica specialistica ritiene essere il più importante pendant di nature morte di Giacomo Ceruti detto Pitocchetto (mai esposto in pubblico prima d’ora), il Tavolo con angurie del pittore divisionista Emilio Longoni e The Last Supper di Andy Warhol, acrilico su tela che reinterpreta in chiave pop il Cenacolo di Leonardo.

7 gennaio 2015

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