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Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine

A Firenze una mostra di ampio respiro, che rilegge l’arte del ‘900 attraverso capolavori celebri e opere d’arte di collezionisti privati.

MILANO – Un’esposizione ambiziosa, che mira a mostrare a tutti un’arte del Novecento sconosciuta e inedita facendo dialogare capolavori noti a tutti con opere d’arte appartenenti a collezioni private. Fino al 10 gennaio 2016 Villa Bardini ospiterà la mostra “Toscana ‘900 Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine“. L’esposizione intende riportare l’attenzione su alcune delle realtà cittadine che accolgono e tutelano collezioni del ‘900 normalmente non esposte e accessibili al pubblico. Presenze “silenziose” e inattese che contemplano, tra le altre, opere di Balla, De Chirico, Donghi, Severini e Rosai, ma anche Pascali, Fontana e Castellani. Accanto a queste sono esposti rari libri d’artista e edizioni d’arte – da Kandinskij a Picasso, da Duchamp a Baj – e pregiati esempi di grafica di personalità come Casorati, Morandi e Pasolini, Picasso e Moore.

UN PERCORSO “DOPPIO” – Il percorso si suddivide in due parti: nella prima sono contemplate le raccolte di cinque importanti istituzioni fiorentine presenti con opere di differenti tipologie; la seconda si compone di un’ampia sezione dedicata al collezionismo privato.

PRIMA SEZIONE – Per quanto concerne la prima sezione, le sale più vaste accolgono la raccolta di origine bancaria del Monte dei Paschi di Siena, dell’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, la vasta collezione di disegni dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, creatasi negli anni, le numerose edizioni di libri d’artista della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e una scelta di pezzi storici testimoni dell’attività dell’Istituto d’Arte di Porta Romana tra anni Venti e Trenta, il momento in cui ha costruito la propria fama.

SECONDA SEZIONE – Questa mostra, che ha sottesa l’ambizione di mostrare quanto a Firenze sia ampio e vario il patrimonio d’arte del Novecento non esposto e non visibile “ai più” non poteva dunque rinunciare a contemplare un segmento costruito con quanto di più “non musealizzato” la città possa offrire: la collezione privata. L’esposizione propone un piccolo ma significativo percorso di artisti italiani di fama internazionale con altri toscani di apertura e rinomanza nazionale con opere significative di primo Novecento (Balla, De Chirico, Soffici) e incursioni nella creatività della seconda metà del secolo con Manzoni, Pascali, Fontana, Castellani. Nella sezione sono anche significative presenze di opere di artisti stranieri quali Picasso, Moore, Yasuda, in gran parte dovute a particolari legami che questi hanno avuto con la città.

6 ottobre 2015

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