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Cucchi e Magrelli sono i vincitori del Premio Bagutta 2014

Dopo molti anni, nel 2014 il Premio Bagutta torna a premiare la poesia. La fortunata coincidenza dell'uscita contemporanea di due opere di primari poeti come Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli ha convinto infatti la giuria ad assegnare il riconoscimento ex aequo...

Saranno premiati domenica 26 gennaio, durante la tradizionale cena al ristorante milanese Bagutta, i due vincitori ex aequo del più antico premio letterario italiano

MILANO – Dopo molti anni, nel 2014 il Premio Bagutta torna a premiare la poesia. La fortunata coincidenza dell’uscita contemporanea di due opere di primari poeti come Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli ha convinto infatti la giuria ad assegnare il riconoscimento ex aequo. Come di consueto, il più antico premio letterario italiano – fondato a Milano nel 1927 e giunto all’87sima edizione – verrà assegnato nella cena di domenica 26 gennaio all’omonimo ristorante,  tradizionale ritrovo per tutto il mondo culturale milanese e non solo.

LA GIURIA – La giuria di questa edizione è presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti e composta da Stefano Agosti, Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Pietro Cheli, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Andrea Kerbaker, Giovanni Orelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini e Orio Vergani.

I VERSI DI CUCCHI DEDICATI ALLA CITTA’ NATALE – Di Maurizio Cucchi viene premiata l’ultima raccolta di versi, “Malaspina”, pubblicata nello “Specchio” di Mondadori, una silloge divisa in cinque sezioni in cui l’autore ripercorre la sua vita milanese. Come in un suo libro recente, “La traversata di Milano, Cucchi cammina idealmente nella città natale, attraversando i luoghi storici e quelli attuali, scrutandone le trasformazioni e rievocando percorsi che rimangono vivi soltanto per lui, “residui minimali, frammenti / chissà perché incisi nella memoria”. Sono i “cortili delle giovani mamme”, l’”opacità scontornata / di metà Novecento”, riconsiderati con lo sguardo di oggi, “perché solo il presente contiene / tutto quello che è stato / ma il presente sospeso, la luce, / questo blocco di terra pressato”.

LE MEMORIE DI MAGRELLI DEDICATE AL PADRE – A Valerio Magrelli il premio viene assegnato per “Geologia di un padre”, pubblicato da Einaudi nella collana dei “Supercoralli”. Non un libro di poesie ma di prose: stringatissime, asciutte, essenziali. Ottantatré, per la precisione, proprio come gli anni vissuti dal padre, ricordato attraverso episodi slegati, memorie, frammenti di vita vissuta. “Il figlio come un filo che deve entrare nella cruna della propria crescita. Il padre come un filo che va sfilato”. Dettato dal “desiderio di rievocarlo”, il libro è un commovente ritratto di un “Giove furente”, capace però di momenti che “tornano in mente con spenta dolcezza”, per ricordare la vicenda umana di un “pessimista praticante”, a volte “fragilissimo”, che “continua a mancare”.

BAGUTTA OPERA PRIMA – Un solo vincitore, invece, per il Bagutta Opera Prima, assegnato quest’anno a “Bert e il mago” (Nutrimenti), inconsueto saggio narrato che l’esordiente Fabrizio Passanisi ha dedicato alla vicenda umana e letteraria di due grandi  della letteratura tedesca, Thomas Mann e Bertold Brecht.

24 gennaio 2014

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