Ferragosto è, nell’immaginario collettivo, sinonimo di spiagge affollate, grigliate tra amici e gite fuoriporta. Ma c’è un’Italia (e una Svizzera a pochi passi) che proprio il 15 agosto si veste di bellezza, aprendo le porte dei suoi musei e regalando agli appassionati d’arte un Ferragosto diverso: meno sdraio e ombrelloni, più meraviglia per gli occhi e nutrimento per la mente.
Quest’estate, la proposta culturale è così ricca e variegata che sembra disegnata per un moderno Grand Tour, un itinerario ideale che attraversa secoli di storia, correnti artistiche e suggestioni contemporanee.
Dall’arte rinascimentale ai grandi fotografi del Novecento, dalla potenza scultorea di Canova alle installazioni visionarie, l’estate 2025 invita a scoprire musei e mostre che resteranno aperti anche a Ferragosto.
Musei e arte a Ferragosto: un viaggio tra capolavori e meraviglie in tutta Italia e non solo
Pochi sanno che la tradizione di “viaggiare per vedere bellezza” a metà agosto non è affatto recente. Già nell’Ottocento, i borghesi e gli aristocratici italiani approfittavano del Ferragosto per visitare collezioni private e gallerie aperte solo in occasioni speciali.
Era un modo per mostrare il proprio gusto, ma anche per sfuggire al caldo cittadino rifugiandosi in ambienti freschi e raffinati. Oggi, la stessa pratica sopravvive nei nostri musei climatizzati, dove si può ammirare un Canova senza dover sopportare il sole a picco.
Milano e la maestosità di Brera
Iniziamo dal cuore pulsante della cultura lombarda: la Pinacoteca di Brera, che non si limita a custodire una delle collezioni più prestigiose d’Italia, ma quest’anno ospita La Bellezza e l’Ideale, un incontro tra la Collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca viaggiante. Un’occasione imperdibile per ammirare il genio dello scultore che seppe trasformare il marmo in carne e sentimento.
A pochi passi, a Palazzo Citterio, il Ferragosto si colora di linguaggi contemporanei con Once Again di Chiara Dynys, la ricerca fotografica e digitale di Kevin Abosch in Parallax e le opere di Pietro Geranzani in Anteguerra, che dialogano con la memoria storica e il presente inquieto.
Torino: tra Rinascimento e Secessione Spostandoci verso
il Piemonte, i Musei Reali di Torino propongono una triade di mostre che sembra un viaggio tra epoche e sensibilità artistiche: Da Botticelli a Mucha.
Bellezza Natura Seduzione è un inno alla grazia senza tempo, mentre Asa Nisi Masa di Giuseppe Maraniello invade i Giardini Reali e la Galleria Sabauda con opere enigmatiche.
Nella Cappella della Sindone, Annalaura di Luggo con Oculus-Spei offre un’esperienza immersiva che trasforma lo spazio sacro in un luogo di riflessione sullo sguardo e sulla speranza.
Arte e follia sul lago di Como
Sul ramo lecchese del lago di Como, Palazzo delle Paure a Lecco esplora il legame tra arte e follia con Antonio Ligabue e l’arte degli outsider. Un percorso che avvicina il visitatore alle visioni tormentate e straordinariamente vive di artisti che hanno creato lontano dai canoni e dalle accademie.
Alta Langa e Pontremoli: arte fuori dai circuiti
Chi preferisce un Ferragosto lontano dalle grandi città troverà pane per i suoi occhi (e per il palato) nell’Alta Langa, dove la prima biennale Olimpia porta l’arte contemporanea tra colline e borghi, trasformando paesaggi da cartolina in scenografie d’avanguardia.
A Pontremoli, invece, la Grande Brera in Tour porta tre capolavori di Francesco Hayez, un’occasione preziosa per vedere da vicino opere di uno dei maestri dell’Ottocento italiano in un contesto inedito.
Perugia e il fascino di Modigliani
La Galleria Nazionale dell’Umbria celebra Ferragosto con due mostre che da sole giustificherebbero il viaggio: le fotografie di Gianni Berengo Gardin nello studio di Giorgio Morandi e l’esposizione di Nu couché di Amedeo Modigliani, capolavoro del 1917-1918. Due modi opposti di guardare: l’occhio discreto del fotografo e l’intensità carnale del pittore.
Possagno e il dialogo tra Canova e Scarpa
Il Museo Gypsotheca Antonio Canova a Possagno unisce la purezza neoclassica delle sculture di Canova alla raffinatezza architettonica di Carlo Scarpa con Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Un incontro che fonde materia, luce e spazio, ideale per un Ferragosto all’insegna dell’eleganza.
Ascona e l’arte oltreconfine
Per chi vuole varcare i confini, Ascona offre due appuntamenti imperdibili: Flowers of My Desire di Joana Vasconcelos, esplosione di colori e forme che trasformano il tessile in scultura monumentale, e Un monumento alla bellezza di Félix Vallotton, pittore e incisore simbolista dalla raffinatezza estrema. Due mondi lontani, uniti dalla capacità di affascinare e stupire.
Un Ferragosto d’arte: un invito alla lentezza
Visitare un museo a Ferragosto significa vivere la festa in modo diverso: lontani dal rumore, immersi nella luce filtrata delle sale espositive, in dialogo silenzioso con opere che attraversano i secoli. È un atto di lentezza e di resistenza al frenetico scorrere dell’estate.
Che si scelga la monumentalità di Brera, la freschezza contemporanea dell’Alta Langa o la raffinatezza di Vallotton ad Ascona, l’importante è lasciarsi guidare dalla curiosità. Perché l’arte, più del mare o della montagna, ha la capacità di restare con noi anche dopo il ritorno a casa, come un ricordo che non sbiadisce.