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Buon compleanno – 6 ottobre. Tanti auguri a Emilio Isgrò, l’artista siciliano delle ”cancellature”

Il 6 ottobre 1937 a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina nasceva l'artista Emilio Isgrò, uno dei principali esponenti dell'arte visiva in Italia. Da sempre interessato ai vari linguaggi artistici, si è dedicato anche al teatro, alla prosa e alla poesia...

Oggi il mondo dell’arte fa gli auguri a Emilio Isgrò, che compie 77 anni. Isgrò è un artista, pittore, poeta, drammaturgo e scrittore italiano. E’ diventato famoso come teorico delle cancellature, dando il via alla nascita e agli sviluppi della poesia visiva e dell’arte concettuale in Italia

MILANO – Il 6 ottobre 1937 a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina nasceva l’artista Emilio Isgrò, uno dei principali esponenti dell’arte visiva in Italia. Da sempre interessato ai vari linguaggi artistici, si è dedicato anche al teatro, alla prosa e alla poesia. Le sue opere sono conservate sia in musei italiani che internazionali, come ad esempio il Museum of Art di Tel Aviv in Israele.

BIOGRAFIA – Nel 1956 esordisce con la raccolta di poesie ‘Fiere del Sud’ e nel 1964 realizza le prime cancellature su enciclopedie e libri, descrivendo la sua concezione di poesia come “arte generale del segno”. Nel 1972 è invitato alla Biennale d’Arte di Venezia, dove esporrà anche nel 1978, 1986 e 1993. E’ però nel 1977 che riceve il primo premio alla XIV Biennale d’Arte di San Paolo del Brasile. Due anni dopo, contaminando la propria arte con il linguaggio musicale, presenta alla Rotonda della Besana di Milano “Chopin”, installazione-partitura per 15 pianoforti. Dal 1983 rappresenta per tre estati consecutive (fino al 1985) la monumentale “Orestea di Gibellina‘, alla quale vengono intitolate le Orestiadi. Nel 1992 partecipa alla mostra “The Artist and the Book in XX Century Italy”, organizzata dal MoMA di New York e intanto viene incluso nella collezione veneta di Peggy Guggenheim. Nel 2001 nel complesso di Santa Maria dello Spasimo a Palermo tiene l’antologica “Emilio Isgrò 1964-2000”. Con Le api della Torah, prodotta dallo Studio Guastalla per la riapertura della casa editrice Salomone Belforte, Isgrò inizia il ciclo degli insetti, formiche, api e farfalle, che come i filosofi trasportano e intrecciano i semi della conoscenza. Nel 2008 Isgrò è il protagonista di un’altra antologica a lui dedicata, ideata dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel 2010 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, inaugura a Marsala la mostra “Disobbedisco. Sbarco a Marsala e altre Sicilie”, mentre quasi in contemporanea i 14 Codici ottomani vengono esposti alla Boghossian Foundation di Bruxelles per essere successivamente riallestisti presso la Fondazione Marconi di Milano (maggio-settembre 2012). Isgrò presenta “La Costituzione Cancellata” alla Galleria Boxart di Verona.

LO STILE – Lo stile personale di Emilio Isgrò si esprime con la “cancellatura”, che descrive la morte del linguaggio utilizzato dai mass media e la sua rinascita nell’opera artistica. La cancellatura infatti, esprime il doppio significato di negazione e di messa in evidenza della frase di testo cancellata, che assume così un significato inatteso, interrogando il lettore e attivando la sua immaginazione e fantasia. Un altro elemento utilizzato da Isgrò sono gli insetti, che ricoprono le pagine bianche confondendo il significato delle parole, da una parte metafora di decadimento e putrefazione, dall’altra rinnovata vivificazione dei manoscritti.

6 ottobre 2014

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