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“Artemisia Gentileschi e il suo tempo”, la grande pittrice in mostra a Roma

Un centinaio di dipinti provenienti da tutto il mondo, dal Museo di Capodimonte al Metropolitan Museum di New York, la pittura di Artemisia Gentileschi incanta e conquista

MILANO – Oggi inaugura al Museo di Roma a Palazzo Braschi la mostra su Artemisia Gentileschi che rimarrà aperta fino all’8 maggio 2017. L’esposizione, che comprende circa 90 opere provenienti da tutto il mondo, sarà un percorso che attraverserà la crescita artistica della pittrice dal 1610 al 1652, analizzando da molto vicino il suo stile e la sua personalità artistica.

“ARTEMISIA GENTILESCHI E IL SUO TEMPO” – Artemisia Gentileschi è una pittrice caravaggesca nata a Roma nel 1593 e simbolo dell’affermazione del talento femminile. I suoi più celebri capolavori potranno essere ammirati a Roma dal 30 novembre al 7 maggio, insieme ai dipinti dei più importanti artisti del suo tempo, tra cui Guido Cagnacci, Simon Vouet  e Giovanni Baglione. Non a caso, il nome della mostra è “Artemisia Gentileschi e il suo tempo”, e racconta la Roma artistica dei primi decenni del XVII secolo. Non è stato semplice realizzare un’esposizione in grado di ripercorrere la crescita artistica di Artemisia Gentileschi in relazione ai suoi contemporanei e alle sue esperienze in diverse città, tra cui Roma, Firenze, Napoli, Venezia e Londra; quasi cento opere per delineare il viaggio artistico che ha portato questa pittrice a diventare una delle personalità femminili più influenti del XVII secolo. Artemisia Gentileschi riesce a conquistare il pubblico per la sua travagliata storia personale che l’ha portata, a seguito del conflitto con il padre, grandissimo artista caravaggesco, e al dramma di essere stata vittima di uno stupro, a combattere per la propria indipendenza e per affermare la propria abilità artistica contro i continui pregiudizi e le difficoltà.

LA MOSTRA – Il percorso espositivo permette di ammirare un centinaio di dipinti provenienti da diverse parti del mondo, non solo da musei ma anche da collezioni private. Tra le opere più celebri della pittrice troviamo  la “Giuditta che taglia la testa a Oloferne” del Museo di Capodimonte, “Ester e Assuero” del Metropolitan Museum di New York, l”Autoritratto come suonatrice di liuto” del Wadsworth Atheneum di Hartford Connecticut.

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