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Antoni Gaudí, il genio che si ispirò alla natura per rivoluzionare l’architettura

Il giugno del 1926 scompariva Antoni Gaudí, uno dei più rivoluzionari architetti dell’epoca moderna. Il suo stile, ispirato alle geometrie della natura, è celebre e amato in tutto il mondo...

Il 10 giugno del 1926 scompariva Antoni Gaudí, uno dei più rivoluzionari architetti dell’epoca moderna. Il suo stile, ispirato alle geometrie della natura, è celebre e amato in tutto il mondo

 
MILANO – Il 10 giugno del 1926 si spegneva Antoni Gaudí, l’architetto catalano che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento rivoluzionò  con i suoi progetti il modo di fare e intendere l’architettura. Ispirate alla natura, le sue creazioni sono caratterizzate da un utilizzo innovativo degli spazi e da una peculiarità decorativa che costituiscono uno stile unico e facilmente identificativo. I suoi progetti più celebri sono infatti caratterizzati dal movimento plastico e ondulato delle forme, dall’accentuato cromatismo conferito dall’utilizzo dei rivestimenti in ceramica pittata e dall’utilizzo di elementi in ferro battuto per le decorazioni.  Considerato come il maggior esponente del modernismo catalano, Gaudí prese ispirazione per i suoi progetti dalla struttura geometrica delle piante e delle rocce. Da questa sua analisi derivò le sue linee strane e irrazionali: le opere della sua maturità artistica – da considerarsi compresa tra il 1890 e il 1914 – sorpresero per le soluzioni bizzarre e i colori vivaci; rendendo il suo stile immortale e inconfondibile.

 
LA MORTE – Il 7 giugno del 1926 fu investito da un tram (singolare il fatto che si trattasse del primo tram messo in circolazione nella città). I primi soccorritori lo credettero un povero vagabondo e lo trasportarono all’ospedale della Santa Croce, un ospizio per i mendicanti. Fu riconosciuto soltanto il giorno successivo dal cappellano della Sagrada Família: morì il 10 giugno. Nonostante questa fine miserabile, al suo funerale parteciparono migliaia di persone. I barcellonesi lo soprannominarono da quel momento ‘l’architetto di Dio’. È il suo corpo è sepolto nella cripta della suo opera più ambiziosa, la Sagrada Família. Per commemorarlo nel giorno dell’anniversario della sua morte, vi proponiamo le 5 sue costruzioni più importanti.

 
LE OPERE

 

CASA VICENS (1883 – 1888)
Posta nel carrer de les Carolines, è stata la prima opera importante di Gaudí. L’edificio è in stile modernista, ma aggrega elementi gotici a uno stile mediterraneo – islamico. L’architetto tratta in modo speciale gli angoli della casa, evitando la rigidità del parallelepipedo. Prese spunto dalla natura circostante per le ringhiere di ferro, realizzate seguendo la forma delle foglie di palma. La decorazione interna fu altrettanto curata: spiccano le pitture murali, che hanno come tema principale sempre la natura.

 

 
SAGRADA FAMÍLIA (1883 – ancora in costruzione)
Il Temple Expiatori de la Sagrada Família di Barcellona è una grande basilica cattolica tuttora in costruzione. È considerata il capolavoro di Antoni Gaudí. È uno dei principali simboli della città, nonché il monumento più visitato in Spagna. Subentrato come progettista nel 1883, all’età di 31 anni, l’architetto ridisegnò completamente il progetto, al quale lavorò per il resto della propria vita. Secondo gli auspici del comitato promotore l’opera potrebbe essere completata, nella migliore delle ipotesi, per il 2026, a 144 anni dalla posa della prima pietra.

 

 
PARCO GÜELL (1900 – 1914)
Il Parco Güell di Barcellona rientra nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Progettato agli inizi del Novecento, sarebbe dovuto diventare una città-giardino. Realizzato tra il 1900 e il 1914, doveva essere all’origine una città-giardino sul modello inglese. Fu commissionato a Gaudí dal suo mecenate, l’industriale Eusebi Güell, che aveva comprato una collina a nord della città. Il progetto complessivo dell’insediamento prevedeva alloggi, studi, una cappella ed un parco, per un totale di 60 abitazioni, ma fu acquistato solo uno dei lotti e furono completate solo due abitazioni. La città di Barcellona lo acquistò nel 1922, trasformandolo in parco pubblico.

 

 
CASA BATLLÓ (1904 – 1907)
La Casa Batlló sorge a Barcellona al civico 43 del Passeig de Gràcia. Considerata una delle opere più originali del celebre architetto, l’edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. L’industriale Josep Batlló, affidò a Gaudí l’incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l’anno precedente. Il lavoro dell’architetto, completato nel 1907, modificò notevolmente l’aspetto dell’edificio originario, rivoluzionando la facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione originale.

 

 
CASA MILÀ (1906 – 1912)
Casa Milà, detta La Pedrera (cava di pietra), fu costruita al numero 92 del celebre Passeig de Gràcia su incarico di Roser Segimon e Pere Milà per il loro imminente matrimonio. Attualmente è di proprietà della Caixa Catalunya, una cassa di risparmio catalana che ne ha fatto un centro culturale. Gaudí progettò l’abitazione mantenendo fede all’indirizzo del modernismo catalano, esaltando appieno il suo spirito innovatore sia per quanto riguarda le strutture che le forme architettoniche e le decorazioni e adottando come elemento fondante la linea curva, che richiama l’immagine delle onde del mare e ritorna in svariati motivi presenti nella struttura.

 

 
10 giugno 2015

 

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