Firenze, la culla del Rinascimento, è una delle città italiane che offre una straordinaria ricchezza culturale e artistica. Durante il periodo delle festività, la città si trasforma in un luogo ideale per esplorare mostre d’arte che spaziano dalla tradizione rinascimentale a quelle più moderne e contemporanee.
Se vi trovate a Firenze per le vacanze di fine anno, ecco cinque mostre imperdibili che sapranno incantare ogni appassionato di arte.
Le mostre da non perdere in programma a Firenze
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
Dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, palazzo strozzi ospita Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole , la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a una delle figure centrali dell’arte americana del novecento.
L’esposizione presenta un’ampia selezione di opere create tra il 1953 e il 2002: trenta grandi tele e sculture, provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e da prestigiosi musei e collezioni private. Accanto ai suoi capolavori, il percorso mette in evidenza le connessioni e le influenze di altri grandi artisti del suo tempo, tra cui: Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollockm Mark Rothko, David Smith e Anne Truitt.
Figura di spicco nella seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, Helen Flankenthaler (1928 – 2011) ha svolto un ruolo cruciale nel passaggio dall’espressionismo astratto alla Color Field Painting.
Con un approccio “senza regole”, ha superato i limiti tecnici e le convenzioni di genere dell’epoca, imponendosi come una delle artiste più influenti della sua generazione.
Il suo lavoro, caratterizzato da una straordinaria capacità di unire colore e forma, immaginazione tecnica, ha ampliato la possibilità della pittura astratta, ispirando generazioni di artisti.
La mostra è arricchita di progetti educativi, materiali d’archivio, fotografie e corrispondenze che permettono di approfondire la vita e le opere di Helen Flankenthaler. Documenti unici illustrano non solo la sua pratica artistica, ma anche le relazioni con colleghi e amici, offrendo uno sguardo intimo su una delle artiste più rivoluzionarie del XX secolo.
Michelangelo e il potere
Dal 18 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, Palazzo Vecchio ospita la mostra Michelangelo il potere, curata da Cristina Acidini e Sergio Risaliti. L’esposizione, allestita al secondo piano tra la sala delle Udienze e la sala dei Gigli, offre un viaggio attraverso oltre 50 opere, tra sculture, dipinti, disegni, lettere autografate e calchi in gesso, provenienti da prestigiose istituzioni come le Gallerie degli Uffizi, il Museo Nazionale del Bargello, la fondazione Casa Buonarroti e la Foundacíon Collecíon Thyssen-Bornemisza.
La mostra esplora il rapporto di Michelangelo con il potere, evidenziando la sua capacità di confrontarsi con i potenti del suo tempo mantenendo una ferrea indipendenza artistica e intellettuale. Simbolo di questa tensione è il celebre busto di Bruto, in prestito dal Museo Nazionale del Bargello e per la prima volta esposto a Palazzo Vecchio.
Quest’opera, carica di significati politici, rappresenta il tirannicidio per eccellenza, un manifesto della lotta contro la tirannia medicea. Ispirata dalle idee di Donato Giannotti, esponente degli esuli fiorentini repubblicani, il busto celebra la figura di Lorenzino de’ Medici, assassinato dal duca Alessandro il Moro, visto dagli oppositori dei Medici come un eroe della libertà.
Nella sala dei Gigli, il percorso rievoca le relazioni di Michelangelo con le personalità che hanno segnato la sua epoca, tra cui politici, intellettuali e figure religiose. Al centro della sala campeggia il ritratto di Michelangelo di Giuliano bugiardini, affiancato da opere come ritratto di Girolamo Savonarola di Fra’ Bartolomeo, il Pier Soderini attribuito a Ridolfo del Ghirlandaio e il celebre Cosimo I in armatura di di Agnolo Bronzino. Accanto a queste, compaiono ritratti di Vittoria Colonna, amica ispiratrice di Michelangelo, e dei pontefici come Leone X e Paolo III, rappresentando il dialogo tra l’artista e il potere ecclesiastico in un periodo segnato dalla riforma e dalla controriforma.
Il percorso espositivo mette in luce il carattere indomito di Michelangelo, che difese la sua libertà creativa anche di fronte alle pressioni politiche e religiose del suo tempo. La mostra offre uno sguardo privilegiato sul ruolo dell’artista come intermediario tra potere e bellezza, capace di trasformare le turbolenze del suo secolo in opere immortali. Michelangelo e il potere è un’occasione unica per scoprire come l’arte possa diventare una forma di resistenza e un potente strumento di dialogo con la storia e i suoi protagonisti.
Rossana Maggi – del tempo, della materia, del ritorno
Fino al 18 gennaio 2025 presso la Galleria d’arte la Fonderia a Firenze è possibile visitare la mostra di Rossana Maggi, ovvero: del tempo, della materia, del ritorno.
L’artista Brianzola, vincitrice della quarta edizione del concorso per artisti emergenti Whatsart, Presenta un percorso espositivo che esplora il tempo come dimensione ciclica, eterna e profonda.
Ispirandosi al concetto nietzschiano di eterno ritorno, Rossana Maggi interpreta il tempo non come semplice durata lineare, ma come un ciclo continuo in cui il passato si proietta verso un futuro senza fine. Nelle sue opere, il tempo diventa sia soggetto che strumento creativo: un elemento che si intreccia con la materia in un processo di costante trasformazione e svelamento. Ogni lavoro della Magi rappresenta una ricerca di equilibrio, un tentativo di definire l’imperfezione della materia della sua unicità e autenticità.
Rossana Maggi è uno dei talenti selezionati da Fondente Arte, realtà nata nel 2021 per promuovere artisti emergenti e favorire un dialogo tra arte contemporanea e imprese. Attraverso il lavoro di Fondente Arte, l’arte si conferma uno strumento di connessione e comunicazione, capace di creare valore condiviso. La mostra offre al pubblico un’occasione per riflettere sul significato del tempo e sul suo legame con la materia, tra trasformazione e memoria.
Shozo Shimamoto – Pittura e Video – Performance
La Galleria il Ponte presenta una selezione di opere recenti del celebre artista giapponese (Osaka, 1928 – 2013). L’esposizione è realizzata in collaborazione con la fondazione morra di Napoli e offre uno sguardo sull’ultima produzione di Shimamoto. Esposizione che è possibile visitare fino al 10 gennaio.
Nello spazio della galleria saranno esposti grandi acrilici su tela realizzati tra il 2008 e il 2009, accompagnati da fotografie e video che documentano le performance dell’artista negli stessi anni. Le opere di Shimamoto si distinguono per il loro carattere ipnotico, dove il segno e il colore si intrecciano in un dialogo continuo tra gesto corporeo e riflessione mentale.
Shozo Shimamoto (movimento Gutai), nacque a Osaka nel 1928, l’artista è stato uno dei più grandi sperimentatori dell’arte del dopoguerra e cofondatore del gruppo Gutai insieme a Jiro Yoshihara. Il Gutai, primo movimento artistico radicale nato in Giappone, si sviluppò negli anni 50 parallelamente all’arte informale europea e americana, con l’intento di rivoluzionare la tradizione artistica giapponese attraverso un approccio innovativo e performativo.
Le sue opere fanno parte delle collezioni di prestigiose istituzioni, tra cui la Tate Gallery, il Centre Pompidou e la Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Shimamoto, purtroppo, è scomparso a Osaka nel 2013, lasciando un eredità che continua a influenzare l’arte contemporanea.
Skim – Amor nel Koas
Skim Amor nel Kaos È la mostra dell’artista fiorentino Francesco forconi, noto come Skim, è ospitata presso la sede di Banca Generali Private, visitabile fino al 28 marzo 2025.
La mostra presenta 18 opere, molte delle quali create appositamente per questa occasione. I dipinti, ricchi di vivaci cromatismi, trasformano gli ambienti della prestigiosa sede bancaria, portando al loro interno l’energia tipica del graffitismo, da cui Skim proviene. La sua caratteristica policromia si declina su tela, combinando forza dirompente e armonia, in un equilibrio che l’artista definisce Koas Armonico.
Il motto di Skim, “In Colour we trust”, sintetizza il messaggio che permea le sue opere: un’interpretazione personale di temi profondi e mai banali, rappresentati attraverso un linguaggio new pop che lo distinguono il panorama artistico contemporaneo. Tra i lavori in mostra spicca un omaggio a Picasso, reinterpretato con lo stile unico dell’artista, che dialoga con i grandi maestri del surrealismo e della metafisica del novecento.
Francesco Forconi nasce a Firenze nel 1985. Fin da giovane si appassiona al mondo del graffitismo, fenomeno che diventerà la base della sua identità artistica. Nel 2006 si diploma presso l’Istituto d’Arte di Firenze in grafica pubblicitaria per poi proseguire la sua formazione alla scuola internazionale di Comics, dove nel 2009 ottiene il diploma in tecniche di animazione tradizionale e moderne.
Parallelamente, apre il proprio studio d’arte, dove si dedica a una produzione poliedrica che spazia dalla pittura al fumetto, dal design alla grafica, fino a performance dal vivo.
Negli anni sviluppa uno stile inconfondibile che chiama Kaos Armonico, un’espressione artistica che racconta storie e sogni, trasfigurando la realtà quotidiana in immagini potenti e significative.
Skim ha realizzato interventi artistici in oltre 50 luoghi tra scuole e aziende, e collabora attivamente con associazioni e scuole. Insegna l’arte del graffito anche ai ragazzi con disabilità. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero e sono molto apprezzate dai collezionisti di tutto il mondo.
Firenze, con la sua straordinaria ricchezza di arte e cultura, offre una vasta gamma di mostre da esplorare durante le vacanze di fine anno. Dal Rinascimento al contemporaneo, ogni mostra è un’opportunità unica per immergersi nella storia dell’arte e scoprire i capolavori che hanno plasmato il nostro immaginario collettivo. Non importa se siete appassionati di pittura barocca, arte contemporanea o storia del Rinascimento: Firenze ha sempre qualcosa da offrire, soprattutto in questo periodo speciale dell’anno.