5 mostre d’arte Contemporanea che devi assolutamente vedere! Una più bella dell’altra, offrono varietà nei generi e nei movimenti artistici, specchio della realtà d’arte contemporanea.
Il periodo festivo è il momento ideale per recarsi in un museo e scoprire nuove mostre e nuovi artisti. Durante le festività natalizie andate alla scoperta di nuovi itinerari dell’arte, immergetevi nei colori e nell’essenza celebrando la creatività.
Arte contemporanea in Italia: cinque mostre da non perdere durante le vacanze di Natale
Il periodo natalizio non è solo il momento perfetto per immergersi nell’atmosfera festiva, ma anche un’occasione per scoprire alcune delle più importanti mostre di arte contemporanea attualmente in corso in Italia. Da Milano a Napoli, ecco cinque esposizioni imperdibili che celebrano una creatività, l’innovazione e il dialogo tra passato e presente.
GREGOR SCHNEIDER. BAUEN UND TÖTEN (“COSTRUIRE E DISTRUGGERE”)
19 dicembre 2024 a 22 febbraio 2025, la fondazione morra greco ospita BAUEN UND TÖTEN (“COSTRUIRE E DISTRUGGERE”) una mostra che celebra il visionario artista tedesco Gregor Schneider. L’evento ripercorre l’evoluzione del suo percorso artistico, della leggendaria Haus u r (1985-presente) ai lavori più recenti, offrendo una riflessione sull’intersezione tra arte, memoria personale e collettiva, e la tensioni tra costruzione e distruzione.
Questa mostra è un ritorno simbolico a Napoli per la fondazione, che nel 2006 aveva inaugurato le proprie attività proprio con un’esposizione di Schneider.
Il percorso espositivo è allestito negli spazi suggestivi di palazzo Caracciolo di Avellino, la mostra si intreccia con l’architettura storica dell’edificio, creando un dialogo tra passato e presente. Le pitture settecentesche e gli ornamenti in stucco del palazzo offrono un contesto unico alle opere di Schneider, arricchendo il significato della “costruire e distruggere”.
Gregor Schneider è un artista senza compromessi. Nato a Rheydt nel 1969, Schneider è nodo per una pratica artistica che sfida le convenzioni, trasformando l’arte in un mezzo per esplorare i limiti della rappresentazione e l’impatto delle imposizioni economiche sul mercato artistico. Nel corso della carriera, le sue opere sono state esposte in istituzioni vestigio come la Tate Gallery di Londra e il new Museum of contemporary Art in New York.
Questa mostra è un’occasione imperdibile perché non è soltanto una mostra, ma una riflessione sull’essenza dell’arte come strumento per comprendere le complessità della nostra società. La mostra è gratuita e accessibile da giovedì al sabato.
Questa esposizione offre un viaggio unico tra stratificazioni della memoria e dell’arte, consolidando Napoli come punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale.
Saodat Ismailova – A seed under our tongue
A seed under our tongue la prima mostra antologica in Italia dedicata a Saodat Ismailova (Tashkent, 1981), artista e film maker di rilievo internazionale. Esplorando l’intersezione tra cinema, suono e arte visiva, Ismailova, riflette sul potere della natura, sull’eredità coloniale e sulle complesse relazioni tra umanità e ambiente. Attraverso un linguaggio visivo ipnotico e stratificato, l’artista attinge alla cultura e alla memoria dell’Asia centrale, evocando temi universali legati alla femminilità, ai saperi ancestrali e alla trasmissione intergenerazionale.
La mostra è un’esperienza immersiva unica, che si snoda in un percorso spaziale appositamente ideato, raccoglie opere emblematiche della ventennale carriera dell’artista. Tra film, sculture e installazioni, il concept di trasmissione -inteso come passaggio di conoscenze, memorie e storie- guida visitatori in una narrazione complessa e poetica.
Il titolo della mostra si riferisce a una leggenda dell’Asia centrale, secondo cui un seme di dattero nascosto sotto la lingua viene tramandato per generazioni, trasformandosi nel tempo. Questo simbolo diventa metafora della responsabilità verso il passato e il futuro.
Saodat Ismailova, figura di spicco della prima generazione uzbeka post-sovietica, intreccia nella sua ricerca miti, rituali, sogni e quotidianità, esplorando le stratificazioni culturali e politiche della sua terra natale. I suoi lavori includono filmati d’archivio e materiali artigianali locali, contribuendo alla preservazione di tradizioni a rischio di scomparsa. Questa combinazione di passato e presente offre una riflessione profonda sull’identità e sulle conseguenze del colonialismo.
Oltre alla mostra, nell’autunno 2024 è stata data vita a una monografia curata da Roberta Tenconi, che approfondisce il lavoro di Ismailova attraverso saggi critici e contributi di studiosi internazionali.
La mostra sarà attiva fino 12 gennaio 2025 e l’ingresso è gratuito per visitare la mostra bisogna effettuare la protezione online, questo consente un accesso prioritario nella fascia oraria selezionata.
Fiorucci POP
La mostra Fiorucci si tiene alla triennale di Milano fino al 16 marzo 2025.
Elio Fiorucci, genio creativo e visionario, viene celebrato con una mostra che ripercorre la sua carriera e il suo contributo al design e alla moda pop. Attraverso fotografie, disegni, oggetti iconici e capita abbigliamento, la mostra racconta l’energia rivoluzionaria di Fiorucci, il suo amore per il colore e il suo approccio giocoso alla vita e all’arte. L’esposizione è un’inversione del mondo effervescente degli anni 70 e 80, ma anche una riflessione su un’influenza duratura del suo lavoro dell’arte contemporanea nella cultura pop.
Tony Cragg – Infinite e bellissime
La mostra di Tony Cragg- infinite forme e bellissime è tenuta presso le terme di Diocleziano a Roma, visitabile fino al 4 maggio 2025.
Sto vento celebra uno dei massimi esponenti della scultura contemporanea, l’artista ingleseTony Cragg, noto per la sua straordinaria capacità di esplorare nuove forme, materiali e tecniche fin dagli anni 70.
Realizzata con il supporto di BAM-Eventi d’Arte, in collaborazione con i municipio I di Roma centro e il sostegno di Banca IFIS attraverso il progetto IFIS Art, la mostra offre un’eccezionale panoramica dell’opera di Cragg, con un dialogo unico tra arte contemporanea e archeologia.
La mostra presenta 18 sculture di media e grandi dimensioni, realizzate negli ultimi vent’anni immateriali come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. Le opere, installate sia negli imponenti spazi interni delle terme di Diocleziano sia all’esterno, nelle piazze romane, evocano un continuo dialogo tra il passato monumentale della città e la modernità.
Le forme scultoree di Cragg esplorano tematiche che spaziano dalla geologia alla biologia, richiamando un the marine, strutture vegetali, cristalli minerali o frammenti di paesaggi naturali. Questa relazione tra innaturale e l’artificiale, tra l’organico e tecnologico, sottolinea l’impegno dell’artista nell’indagare l’infinite possibilità della materia dei processi evolutivi del mondo natural
Il titolo della mostra è un omaggio a Darwin, infinite forme e bellissime tra ispirazione da una celebre frase di Darwin che riflettono stupore per la varietà e la ricchezza del mondo naturale.per lo scultore questa meraviglia si traduce nella creazione artistica, che diventa una forma di conoscenza e indagine inarrestabile.
L’artista combina intuizione e creatività per generare opere che sfidano i confini tra astrazioni e figurazione.le sue sculture complesse dinamiche, sono un continuo esercizio di equilibrio tra vuoto e pieno, stabilità e instabilità, materie tecnica.
Per Tony Cragg, la scultura non è solo un mezzo di espressione artistica ma anche un esercizio pedagogico ogni opera diventa un’occasione per esplorare il rapporto tra percezione e immaginazione, tra micro e macrocosmo.
Andy Warhol – Triple Elvis
Fino al 16 febbraio 2025 alle gallerie d’Italia di Napoli si può visitare la mostra di Andy Warhol. Triple Elvis.
Un evento dedicato al genio della pop art. L’esposizione presenta per la prima volta insieme celebri cicli grafici Marilyn, Mao Tse – Tung ed Electric Chairs, accanto alla leggendaria opera Triple Elvis.
Le opere provengono dalla prestigiosa collezione Luigi e Peppino gradi, un’importante raccolta di arte contemporanea creata tra gli anni 60 e 80, oggi parte del patrimonio storico artistico di intesa Sanpaolo grazie all’acido del cavalier Luigi Agrati.
Triple Elvis è il simbolo della cultura pop, il centro della mostra 63, L’opera è stata ideata nel 1963 esplora per la prima volta la ripetizione dell’immagine.dedicata al mito di Elvis Presley, la serie segna una svolta nella ricerca artistica di Warhol, che inizia a rappresentare personaggi famosi come icone della cultura contemporanea.
La mostra si arricchisce con i due Vesuvius della collezione intesa Sanpaolo, che testimoniano il profondo legame di Warhol con Napoli e l’Italia.queste opere sono il risultato della collaborazione con il gallerista Lucio Amelio, che negli anni 80 coinvolse Warhol in un’esposizione fondamentale per la città.
In esposizione anche un delicato ritratto fotografico dell’artista, realizzato da Duane Michals, in cui Warhol appare e scompare, offrendo una riflessione sulla sua figura pubblica e privata.