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5 curiosità sulla Gioconda, l’opera più famosa di Leonardo da Vinci

Analisi e curiosità di un capolavoro della pittura italiana famoso in tutto il mondo: la Gioconda

La Gioconda o il Ritratto di Monna Lisa di Leonardo da Vinci è forse l’opera italiana più famosa al mondo. Il segreto di tanto successo probabilmente sta nel fascino magnetico che esercita: misteriosa, impenetrabile, ambigua.

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PERCHE’ E’ IN FRANCIA? Molti ritengono erroneamente che la Gioconda sia stata portata al Louvre dai napoleonici. Fu invece lo stesso Leonardo a portarla in Francia, e il re Francesco I la pagò 4 mila scudi d’oro (due anni dello stipendio di Leonardo). Le truppe napoleoniche presero invece, senza mai restituirli, alcuni manoscritti.

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Perché la Gioconda si trova in Francia?

Per molti è colpa di Napoleone e sono in tanti a pensare che l’abbia rubata durante la campagna d’Italia… ma è davvero così?

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ESPRESSIONE AMBIGUA – Dividendo a metà la faccia della Gioconda si ottengono due espressioni diverse. La metà di sinistra del viso della Gioconda sembra più seria e con una età di poco più avanzata rispetto al lato destro che ci apparire più giovanile e sorridente.

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IL PAESAGGIO – Alle sue spalle vediamo un paesaggio che diviene sempre più indefinito e sfocato con la maggior distanza. Leonardo ha introdotto così una nuova tecnica sconosciuta sino a quel momento dagli altri pittori: “prospettiva aerea” o a volo d’uccello.

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LO SFUMATO – Grazie a questa tecnica il genio toscano riuscì per la prima volta quasi a “scolpire”, a definire con uno straordinario realismo i lineamenti della Gioconda, soprattutto agli angoli degli occhi e soprattutto attorno alla bocca.

La Gioconda, misteri e curiosità sull'opera più famosa di Leonardo

La Gioconda, misteri e curiosità sull’opera più famosa di Leonardo

A raccontarci le ragioni della fama universale della Gioconda, è il noto critico d’arte Luca Nannipieri, autore dei libri “Raffaello” e “Capolavori rubati” pubblicati da Skira

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UN’ICONA – Tutti nel loro immaginario pensano che il quadro di Da Vinci sia molto grande in realtà non lo è: 77 cm×53 cm. Il dipinto è un olio su tavola di pioppo  databile al 1503-1506 circa.

 

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