“Shemà (Se questo è un uomo)”, la poesia di Primo Levi per riflettere sulla Shoah
Se questo è un uomo è una poesia estratta dall’omonimo libro del 1947 di Primo Levi, una delle opere principali da rileggere in vista della giornata della memoria.
Se questo è un uomo è una poesia estratta dall’omonimo libro del 1947 di Primo Levi, una delle opere principali da rileggere in vista della giornata della memoria.
Ricordiamo Primo Levi, una delle voci più importante del Novecento, nel suo capolavoro ‘Se questo è un uomo’ con alcuni estratti della sua opera
In occasione della Giornata della Memoria ecco le poesie più celebri ed emozionanti per non dimenticare l’orrore della Shoah
Fra le più belle opere che ci ha lasciato Primo Levi c’è “Il sistema periodico”, una geniale e toccante raccolta che unisce la grande Storia all’esperienza personale.
Con “Un altro lunedì”, Primo Levi mescola l’aria grigia della stazione torinese di Porta Nuova, le suggestioni dantesche, i ricordi del lager e quella particolare -e familiare- sensazione di angoscia e malinconia di cui è pervaso il lunedì mattina, dando vita a una poesia che sa di spleen e di ironia.
La notte di San Lorenzo si avvicina. Per l’occasione, vi proponiamo “Cercavo te nelle stelle” di Primo Levi, una delle più belle poesie d’amore mai scritte.
La frase del giorno è tratta dal memoir “Se questo è un uomo” di Primo Levi, pubblicato per la prima volta dalla piccola casa editrice Francesco De Silva nel 1947, dopo diversi rifiuti da parte di Einaudi
Quanto possono essere crudeli i sogni? Ce lo racconta Primo Levi nella poesia “Alzarsi”, un componimento in cui la tragedia della realtà fa incursione nel sogno, devastandolo.
“Dateci” è una struggente poesia di Primo Levi che rivela il dramma della deportazione, dell’emarginazione, della violenza sugli ultimi.
Ricordiamo Primo Levi attraverso una poesia che l’autore ha voluto dedicare ai suoi amici e che rappresenta un inno alla fratellanza e al legame che unisce ognuno di noi al suo prossimo.
“Alzarsi” è una poesia composta da Primo Levi nel 1946 che racconta il ritorno a casa dello scrittore dopo la sua permanenza nel campo di concentramento di Auschwitz.