Esistono dei modi di dire e delle espressioni idiomatiche nella lingua italiana che utilizziamo di frequente, ma senza saperne l’origine storica. Una di queste è l’espressione “Difendersi a spada tratta“. Analizziamola di seguito.
Cosa significa “difendersi a spada tratta”
Quando si usa l’espressione “difendersi a spada tratta” si intende dire che ci si sta difendendo inseguito a un’accusa che ci è stata rivolta. Ovviamente non si intende un vero combattimento, ma si usa metaforicamente questa frase perché richiama la difesa a oltranza dei cavalieri con la loro spada. Chi usa questa espressione, vuole comunicare al proprio interlocutore che è disposto a tutto pur di non perdere “lo scontro” che lo vede protagonista.
Origine e curiosità sul modo di dire
L’espressione però riferimento all’uso della spada nella situazione in cui è tratta, cioè estratta dal suo fodero all’interno del quale è innocua e non potrebbe fare male a nessuno.
La spada è stata usata come arma per offendere dalle più varie civiltà in ogni luogo del mondo e in ogni epoca, sebbene prevalentemente in Eurasia e in Nordafrica. La sua lama, più lunga di quella di un coltello o di un pugnale, è attaccata a un’elsa e può essere diritta o curva.
Nonostante il suo “viaggio” nelle diverse epoche storiche, il concetto fondamentale alla base dell’arma è costante, ma le tecniche di utilizzo e la forma stessa variano ampiamente attraverso le epoche e nelle varie culture che la utilizzano. Questa forma d’arma ha comunque mantenuto un’enorme importanza simbolica (per esempio per i cristiani rappresentava la croce, per i musulmani la mezzaluna) attraverso tutte le culture che l’hanno utilizzata, come si può facilmente riscontrare dalla vasta terminologia specifica e dalla sua ricorrente presenza in tutte le opere mitologiche e letterarie.
Altri modi di dire con la spada protagonista
La parola “spada” è protagonista anche di altri modi di dire: abbiamo ad esempio l’espressione “spada di Damocle” per indicare una costante minaccia incombente. Per comprendere appieno il significato di questa celebre locuzione bisogna risalire a quanto scritto dallo storico Timeo di Tauromenio nella sua Storia di Sicilia. Fu lui, infatti, a raccontare per primo l’aneddoto secondo cui, Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa, durante un banchetto, fece appendere sulla testa del principe Damocle una spada, tenuta in precario equilibrio solo da un sottile crine di
cavallo. Tale gesto era servito per far comprendere al suo cortigiano i rischi e le preoccupazioni che ogni giorno attanagliano la mente di un uomo di potere.
La spada è protagonista anche del modo di dire “partire in quarta“, locuzione utilizzata per indicare l’inizio di un’azione o un progetto con grande entusiasmo, una partenza con slancio. L’espressione proviene dalla scherma: nel combattimento sportivo all’arma bianca, la quarta rappresenta una specifica posizione di guardia in cui il braccio che tiene la spada si trova su una linea interna alla linea del ginocchio.
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