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Classifica dei libri più venduti. Per la seconda settimana svetta il libro di Giulia De Lellis

Per la seconda settimana di fila, si conferma al primo posto il libro di Giulia De Lellis, seguito da Stefania Auci e Sveva Casati Modignani

Per la seconda settimana di fila, si conferma al primo posto il libro di Giulia De Lellis Le corna stanno bene su tutto, seguito da I leoni di Sicilia di Stefania Auci e al terzo posto dal bestseller di Sveva Casati Modignani Segreti e ipocrisie.

1. Le corna stanno bene su tutto, Giulia De Lellis

“Quando meno te lo aspetti arriva quella voglia incontrollabile di condividere una storia. Quella storia. Ho fatto un bel respiro…” è l’incipit di “”Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!”, pubblicato il 17 settembre 2019 per Mondadori Electa. Giulia De Lellis parla dei tradimenti di Andrea Damante. Giulia De Lellis è nata a Roma nel 1996. Si diploma, sempre a Roma, presso l’Istituto di Arte e Moda.

Ne abbiamo parlato qui: Chi è la ghostwriter di Giulia De Lellis

2. I leoni di Sicilia, Stefania Auci

Un vero romanzo familiare che vi coinvolgerà in un turbine di emozioni. Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.

3. Segreti e Ipocrisie, Sveva Casati Modignani

Un anno volge al termine e uno nuovo sta per cominciare, carico di speranze, buoni propositi e qualche rimpianto. Mentre cerca un po’ di pace nella bellissima Villa Sans-souci a Paraggi, che ha ricevuto in eredità dalla nonna materna, Maria Sole ripensa al grande inganno che ha determinato la fine del suo matrimonio poche settimane prima. Si chiede come abbia fatto a non accorgersi che suo marito non era quello che sembrava, pur conoscendolo sin dall’infanzia, e come i genitori di entrambi, che sospettavano da sempre, abbiano potuto tacere. Ripercorrendo i ricordi racchiusi nelle stanze della villa, la giovane donna si rende conto che la sua famiglia è sempre vissuta di segreti, per non sporcare l’immagine della propria rispettabilità. Ma ora Maria Sole vuole scrollarsi di dosso tante ipocrisie e riprendere in mano la vita, anche per amore del suo bambino.

Ne abbiamo parlato qui: “Le donne devono essere più solidali fra loro”, Sveva Casati Modignani

4. Dodici rose a Settembre, Maurizio de Giovanni

Una nuova detective, Mina Settembre: l’assistente sociale che indaga nei Quartieri Spagnoli di Napoli affronterà il misterioso Assassino delle Rose.
Gelsomina Settembre detta Mina, assistente sociale di un consultorio sottofinanziato nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è costretta a occuparsi di casi senza giustizia.
La affiancano alcuni tipi caratteristici con cui forma un improvvisato, e un po’ buffo, gruppo di intervento in ambienti dominati da regole diverse dall’ordine ufficiale.

5. L’istituto, Stephen King

È notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero. Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali – telepatia, telecinesi. Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa. «È come il motel di un film dell’orrore», dice Kalisha. «Chi prende una stanza non ne esce più.» Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell’Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo.

6. La mattina dopo, Mario Calabresi

«Sono anni che mi interrogo sul giorno dopo. Sappiamo tutti di cosa si tratta, di quel risveglio che per un istante è normale, ma subito dopo viene aggredito dal dolore.» Quando si perde un genitore, un compagno, un figlio, un lavoro, una sfida decisiva, quando si commette un errore, quando si va in pensione o ci si trasferisce, c’è sempre una mattina dopo. Un senso di vuoto, una vertigine. Che ci prende quando ci accorgiamo che qualcosa o qualcuno che avevamo da anni, e pensavamo avremmo avuto per sempre, improvvisamente non c’è più. Perché dopo una perdita o un cambiamento arriva sempre il momento in cui capiamo che la vita va avanti, sì, ma niente è più come prima, e noi non siamo più quelli di ieri. Un risveglio che è inevitabilmente un nuovo inizio. Una cesura dal passato, un da oggi in poi.

7. Il coltello, Jo Nesbo

Harry Hole è di nuovo a terra. Ha ricominciato a bere, e da quando Rakel lo ha cacciato di casa abita in un buco a Sofies gate. Nell’appartamento ci sono soltanto un divano letto e bottiglie di whisky sparse ovunque. Ma Harry non è mai abbastanza sobrio da curarsene. La maledetta domenica in cui si sveglia da una sbornia colossale, non ha il minimo ricordo di cosa sia successo la notte precedente. Quel che è certo, però, è che ha le mani e i vestiti coperti di sangue. Forse, si convince, è diventato davvero un mostro.

8. Tralummescuro, Francesco Guccini

Francesco Guccini non canta più, ma la sua voce si leva di nuovo per noi, alta, forte, piena di poesia, per consegnarci un’opera che è testamento e testimone da raccogliere, in attesa di una nuova aurora del giorno. Radici è il titolo di uno dei primi album di Francesco Guccini, e radici è la parola che forse più di tutte rappresenta il cuore della sua ispirazione artistica. Radici sono quelle che lo legano a Pàvana – piccolo paese tra Emilia e Toscana dove sorge il mulino di famiglia, vera Macondo appenninica ormai viva nel cuore dei lettori – e radici sono quelle che sa rintracciare dentro le parole, giocando con le etimologie fra l’italiano e il dialetto, come da sempre ama fare.

9. Fiorire d’inverno. La mia storia, Nadia Toffa

Fiorire d’inverno è la testimonianza più viva della lunga lotta al cancro di Nadia Toffa, la storica giornalista de Le Iene recentemente scomparsa, che in questo libro si racconta senza veli dagli anni dell’adolescenza fino alla passione per il giornalismo e all’incontro con Le Iene. Al centro di molte polemiche per la – ormai celebre – dichiarazione  “Il cancro è un dono”, Fiorire d’inverno sprigiona fra le sue pagine la forza di una personalità vitale e radiosa, un incredibile esempio di resilienza e coraggio: “Certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza”.

10. Il treno dei bambini, Viola Ardone

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.

 

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