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A Venezia è arrivata la nuova mostra fotografica di Ferdinando Scianna

La nuova mostra di Ferdinando Scianna dal titolo "Il viaggio, il racconto, la memoria" è arrivata alla Casa dei Tre Oci a Venezia

MILANO – Il mondo della fotografia sta cambiando. È un dato di fatto. Sta cambiando il modo stesso di scattare fotografie e con esso sta cambiando il modo di concepirle. Ma una cosa è sicura: l’arte è arte, e le fotografie che hanno fatto la storia rimangono opere immutabili nel tempo. A questo proposito il grande maestro Ferdinando Scianna ha ripescato alcuni (180) dei suoi scatti migliori (e più celebri) per dar vita alla mostra intitolata “Il viaggio, il racconto, la memoria” visibile dal 31 agosto 2019 al 2 febbraio 2020 presso la Casa dei Tre Oci di Venezia.

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Viaggio, Racconto e Memoria, la mostra di Ferdinando Scianna

La mostra, curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, ripercorre oltre 50 anni di carriera del fotografo siciliano, attraverso 180 opere in bianco e nero, divise in tre grandi temi che, dopotutto, compongono il titolo stesso della mostra: il viaggio, il racconto e la memoria. Per l’occasione, verrà esposta una serie d’immagini di moda che Scianna ha realizzato a Venezia come testimonianza del suo forte legame con la città lagunare.

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Ferdinando Scianna ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia negli anni sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare – tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di narrazioni, non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose – esordio della sua carriera – all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e con la sua modella icona Marpessa.

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Poi i reportage (è il primo italiano a far parte, dal 1982, dell’agenzia fotogiornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali e infine i ritratti dei suoi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, solo per citarne alcuni.

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Un viaggio con Ferdinando Scianna

Come fotografo – ha affermato lo stesso Scianna, parlando del suo lavoro – mi considero un reporter. Come reporter il mio riferimento fondamentale è quello del mio maestro per eccellenza, Henri Cartier-Bresson, per il quale il fotografo deve ambire ad essere un testimone invisibile, che mai interviene per modificare il mondo e gli istanti che della realtà legge e interpreta. Ho sempre fatto una distinzione netta tra le immagini trovate e quelle costruite. Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti raccontano, come in uno specchio. Persino le fotografie di moda le ho sempre trovate nell’azzardo degli incontri con il mondo”.

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Perla aggiuntiva della mostra è l’audioguida, che verrà fornita ai visitatori, attraverso la quale sarà lo stesso Scianna racconterà in prima persona il suo modo di intendere la fotografia e non solo. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino il suo percorso umano e di fotografo. Nella Sala video di Casa dei Tre Oci verranno inoltre proiettati tre film-documentari dedicati alla sua vita professionale.

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