Eugenio Montale, una poesia per salutare l’estate
L’estate sta per finire. La salutiamo leggendo “Niente di grave”, un cinico componimento di Eugenio Montale racchiuso nella raccolta “Satura”.
L’estate sta per finire. La salutiamo leggendo “Niente di grave”, un cinico componimento di Eugenio Montale racchiuso nella raccolta “Satura”.
In occasione dell’anniversario della scomparsa di Eugenio Montale, vi proponiamo la lettura di “Proteggetemi”, un componimento che mostra il rapporto dell’autore con la fama acquisita e con la poesia, percepita come intima realtà da custodire e da cui essere a propria volta custoditi.
Oggi condividiamo “Forse un mattino andando in un’aria di vetro”, una breve poesia di Eugenio Montale che rivela la natura della realtà.
“Caffè a Rapallo” è una poesia che racconta il Natale di Eugenio Montale contenuta nella raccolta “Ossi di seppia” del 1921
“Chissà se un giorno butteremo le maschere” è una poesia di Eugenio Montale contenuta nella raccolta “Quaderno di quattro anni” del 1977
In questa poesia, Eugenio Montale si rivolge al consueto interlocutore invitandolo a meditare sulla crisi di certezze dell’uomo contemporaneo
La poesia di Eugenio Montale “Gloria del disteso sole a mezzogiorno” è una poesia che racconta la natura sotto il sole
“Meriggiare pallido e assorto” è una delle poesie più famose di Montale ed è contenuta nella raccolta “Ossi di seppia” del 1916
“La casa sul mare” è una poesia di Eugenio Montale contenuta in Ossi di Seppia che ci descrive il paesaggio circostante come via di fuga dalla vita.
“Spesso il male di vivere ho incontrato” è componimento estratto dalla prima raccolta poetica di Eugenio Montale, Ossi di Seppia, pubblicata nel 1925 ed emblema dell’intera poesia novecentesca.
Dall’arte alla poesia, sono diverse le citazioni contenute ne “Il bacio di Klimt”, la canzone di Emanuele Aloia che si candida ad essere la canzone più ascoltata quest’estate