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La lettera di un maestro ai suoi bambini: «Mi mancate. Non abbiate paura e informatevi»

"Questi sono momenti in cui si può crescere, in cui il mondo degli adulti non va ignorato, le curiosità sono giuste e vanno formulate...E poi uscite, pedalate, palleggiate, passeggiate nei boschi, che oggi sembrano tra i luoghi più sicuri del mondo"

Riportiamo la bellissima lettera che il maestro elementare Gianluca Gabrielli ha scritto ai suoi alunni, pubblicata oggi sul Corriere della Sera

La lettera

Ciao bimbi, come va? Come state vivendo senza la scuola? Non è affatto semplice perdere la scuola tutto d’un tratto, senza preavviso […] Mi mancate. Mi manca tantissimo la possibilità di ascoltarvi, perché penso che questa situazione sia una potentissima macchina per generare pensieri e sono curiosissimo di conoscere i vostri. In fondo, la scuola mi manca soprattutto per questo (ma penso che anche a voi pesi un po’ non potervi raccontare alle compagne e ai compagni, e perdervi le ricreazioni).

Sulla questione del virus non ho tanto da dirvi, penso che più rimanete tranquilli e meglio è. Però non disinteressatevi di ciò che accade: questi sono momenti in cui si può crescere, in cui il mondo degli adulti non va ignorato, le curiosità sono giuste e vanno formulate. Soprattutto fatevi forti della particolarità di questo virus che sembra avervi in simpatia: gli scienziati dicono che i bambini si ammalano meno, e quando accade guariscono. Non dimenticatevi però che l’Antartide è sempre più calda […] Quindi non facciamoci avvilire dalla paura dei virus e continuiamo a guardare alle battaglie che ci attendono per il domani.

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Sono giorni senza scuola, inaspettati. Approfittatene, un po’ per vivere nel vostro ozio, un po’ per riscoprire le vostre passioni, un po’ per imparare ad annoiarvi, un sentimento che raramente fa parte dell’esperienza dei bambini contemporanei, ci voleva un’epidemia per fare ricomparire la noia infantile in Occidente! E poi uscite, pedalate, palleggiate, passeggiate nei boschi, che oggi sembrano tra i luoghi più sicuri del mondo […] Soprattutto tenete un diario, segnatevi i pensieri che vi passano per la mente, disegnateli, scriveteli, fatelo per chiarirvi le idee, fatelo per potervi rileggere quando tutto sarà passato. Usate il diario come sostituto delle discussioni che avremmo fatto in classe e come preparazione di quelle che faremo tra qualche giorno, quando rientreremo. Chissà quanti pensieri passano per la testa delle centinaia di migliaia di bambine e bambini del nord Italia a casa da scuola; avrete capito anche voi che quello che sta accadendo nel mondo sarà un capitolo dei futuri libri di storia. Certe volte infatti capita di accorgersi di vivere nella Storia, quella con la S maiuscola. Sappiatelo.

Via: Corriere della Sera

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